Mucche alla riscossa

Oggi pomeriggio… in autostrada

“Monno per piacere non dormire in macchina (altrimenti chi ti addormenta più questa sera).”
“Tranquillo papà – interviene l’Ovetta – gli racconto io una cosa interessante”
“???”
L’ovetta indossa il suo ipotetico cappello da maestrina e comincia una lezione non si sa bene da dove stipata nella sua cultura da cinquenne: “Vedi Monno, questa è una strada per macchine veloci e si chiama autostrada.”
(Giusto… nulla da eccepire; il Monno apre un occhietto per prestare attenzione alla sorella maggiore).
“Vedi quelle righette in mezzo alla strada? Quelle lì che adesso ci sono, no adesso no, adesso sì, adesso no, vedi? Quelle lì che ci sono, adesso no, ….”
(Il Monno sgrana gli occhi e cerca, dal suo seggiolino nel sedile posteriore, di trovare delle righette in mezzo all’autostrada che appaiono e scompaiono mentre l’auto su cui sta viaggiando passa a 130 km/h sull’A7; un breve ma risolutore intervento di papà Ovo mostrano al Monno che si sta parlando dei tratteggi delle corsie).
“Ecco, vedi invece che lì c’è una riga unica?”
(Il Monno ormai rapito da sì incredibile storia cerca la “righetta” continua ed annuisce)
“Ecco allora io ti chiedo: quante corsie ci sono in questa autostrada? Eh? Lo sai?”
(La maestrina con fare da insopportabile saputella incalza il piccolo fratellino).
“Tre? Dici tre? Eh cosa dici?”
Il Monno spalanca gli occhi e poi, timidamente, annuisce.
“E invece NO! Li dove c’è quella riga lì le macchine non ci possono andare. E allora sono solo due le corsie; hai capito?”
“Eh, ma allora cosa serve quella lì?”
“Serve per le malattie.”
(Papà Ovo strabuzza gli occhi ma non dice nulla).
“Per esempio, se un bimbo è in autostrada e vuole vomitare, dove va? Eh? Tu me lo sai dire Monno?”
Il treenne scuote la testa, dubbioso.
“Va lì dopo la righina e vomita. O magari se ha il mal di testa. Ecco, allora va lì. O magari se una mucca ha mal di gambe. Allora va lì.”
Papà Ovo si sente in obbligo d’intervenire: “Una mucca?”
“Sì papà, non serve solo per i bambini. Monno, quella riga lì è come se ci fosse un ospedale. Per esempio se una macchina si rompe allora va lì. Hai capito?”

Dopo un tale discorso papà Ovo non ha trovato nulla da aggiungere; il Monno ha cominciato a guardare in maniera diversa la righina dell’autostrada e anche l’Ovetta si è immersa nei suoi pensieri.

Poi, dopo una decina di minuti.
“Papà?”
“Dimmi Monno.”
“Io non vedo nessun bimbo che vomita.”
“Monno, quella corsia serve solo in caso d’emergenza…”
“Ma non c’è neanche una mucca che gli fa mal le gambe!”

“Papà…”
“Dimmi Ovetta.”
“Ho tenuto sveglio il Monno; sono stata brava? Eh?”

I viaggi per portare i bimbi in vacanza sono cominciati… non saranno monotoni.

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