Conosciamoci meglio

Tra otto giorni, malanni permettendo, il piccolo Ovetto farà il suo ingresso all’asilo nido (già fu il “quaqua” per l’Ovetta).
Oggi, mentre mamma Ova addormentava i pargoli, papà Ovo prendeva in mano il “questionario introduttivo” che l’asilo ci ha gentilmente pregato di compilare a dovere onde poter cominciare a conoscere il pargolo; alla serie di domande poste sul suddetto questionario ha quindi deciso di rispondere senza alcuna riserva.

Usa parole particolari per indicare qualcosa?
Certo: “ganna” per avere il grana padano o parmigiano reggiano, “pan” per il pane, “belabelabela” per indicare la mela, tira fuori la lingua se vuole un biscotto e in generale urla a ripetizione “PAPPA” allo scoccare del mezzodì; diciamo che è focalizzato in ciò che più gli sta a cuore.

Riesce a esprimere bisogni e desideri?
Se deve andare in bagno ci sono tre possibilità: ti prende per mano e ti porta in bagno, vaga per la stanza col “pipino” stretto in mano o ti urla “CACCA” in faccia… comunque sia credo che si faccia capire bene.

Dove gioca? Con chi? Che giochi fa?
Ovunque vi sia un gioco, da solo o in compagnia, con qualsiasi gioco gli si metta davanti.

Qual è il suo gioco preferito?
Strano a dirsi ma è una palla rosa

Ha paura di qualche cosa?
Sì, la dieta, la cucina chiusa e/o in generale rimanere senza cibo.

A casa utilizzate un rito per la nanna?
In teoria sì, ma se siamo in ritardo ad un certo punto lui ti prende la manina, ti indica il lettino e ti mormora solo “nanna”: breve, conciso e diretto.

Come vive il momento del pasto?
Come una messa che arriva sempre tardi, come una boccata d’ossigeno attesa troppo, come un rito che dovrebbe esser ripetuto in eterno e non dovrebbe finire mai.

Com’è avvenuto l’allattamento?
Ha svuotato le tette di mamma Ova.

Come è avvenuto lo svezzamento?
Ha svuotato le riserve lattee della centrale del latte.

Ci sono dei cibi non ancora introdotti nella sua alimentazione?
Lo stufato di gnu, per il resto fatto tutto.

Come mangia? (a pezzetti, con le mani, imboccato?)
Se chi gli sta davanti riesce ad avere un ritmo degno dei meccanici della Ferrari, nessun problema; altrimenti si tratta di assalto al piatto con ogni mezzo possibile.

Rapporto con la sorella?
Amore puro.

Altre persone importanti per il bimbo?
In ordine di importanza: la mamma, il papà, gli Ucas, la palla rosa, l’orsacchiotto Lollo e le mucche.

C’è qualche cosa che vorreste dirci?
Non insegnategli la strada per la cucina.

A casa utilizzate un soprannome o un vezzeggiativo?
Alcuni dicono di sì, ma non ci crediamo: MONNO è il suo vero nome!

Stranamente mamma Ova ha deciso di rifare il questionario ed ha optato per una versione più politically correct; va bè!

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