Boletus

Circa un’annetto fa a casa Ovetti, durante il pranzo.

“Papà, cosa sono quetti?”
“Funghi; li vuoi assaggiare?”
“No…”

“Papà?”
“Dimmi.”
“Posso assaggiale i fungi?”
”Certo, eccoli. Ti piacciono?”
La piccola degusta titubante, poi accenna un sorriso, infine esclama: “ANCOLA!!!”

Non sapevamo che, con quell’assaggio, si era aperta l’era del Boletus.
Sì, perché la piccola ha da quel momento aggiunto i funghi alla coppia “Patagù” e “Ciocco” formando così il trittico di pappa preferito: un bel piatto di pasta col ragù (Patagù), seguita da dei buoni porcini trifolati (Fungi) per finire con una bella vaschetta di gelato al cioccolato (Ciocco).
Nutriente, salutare ed equilibrato (???)

Per di più, sempre tramite esperimenti successivi, ci eravamo accorti che non tutti i funghi potevano andare bene: graditi i prataioli, buoni i finferli, gustosamente ben visti i chiodini e prediletti i porcini, i funghi surgelati e quelli secchi venivano tollerati (in modica quantità), assolutamente rifiutati quelli sott’olio: “Chetto no, chetto mangia tu” (Di questo preferirei farne a meno, ciononostante non sia mai che interferisca con la tua alimentazione, quindi se ti aggrada, favorisci pure)

Tutto ciò aveva portato, senza contare il punto di vista economico, a far sì che il venerdì si DOVESSE comprare la settimanale razione di funghi da pulire e cuocere il sabato mattina onde esser pronti per i pasti e le cene del fine settimana: pasta coi funghi, svizzera coi funghi, ciccia coi funghi, pesce coi funghi (!!!… e in qualche modo dobbiamo pur cercare di farle mangiare del pesce!!!), e così via.

Ad un certo punto, verso il finire dell’autunno, stremati dalla ricerca continua e volendo cercare di evitare un’intossicazione alimentare, papà Ovo prese il coraggio a due mani ed intavolò il seguente discorso alla piccola:

“Vedi Ovetta, l’autunno è arrivato e ha portato alcune cosa belle come le castagne ed i funghi che a te piacciono tanto….”
L’Ovetta annuisce.
“… Ha anche portato via le foglioline dagli alberi e preparato tutti al grande freddo dell’inverno…”
L’Ovetta annuisce dubbiosa.
“…Ora invece è arrivato l’inverno, fa tanto freddo, vero?…”
“…Sì…”
“… e l’autunno è dovuto andar via, e si è portato via le castagne ed anche i funghetti.
Mi spiace ma dobbiamo aspettare l’anno prossimo per poterli mangiare ancora, capisci?”
L’Ovetta è parsa prima dubbiosa, poi dispiaciuta ed infine ha accettato la triste realtà, aiutata in questo da una bella barretta di cioccolato improvvisamente arrivata a rendere il momento un poco meno triste…….(Fregata!)

Un anno è passato e sabato scorso una coppia di amici ci è venuta a trovare per passare un pomeriggio in compagnia.
Hanno avuto la bella idea di portare qualche castagna tanto per gradire ed il pomeriggio è volato via giocando e divertendoci tutti insieme.
Poi se ne sono andati.

Quella sera, prima di andare a nanna l’Ovetta si è avvicinata a papà Ovo.
“Papà?”
“Dimmi tesoro.”
“Adesso è autunno?”
“Sì tesoro, come fai a saperlo?”
“Pelchè fa un pochino fleddo e ci sono le castagne”
“Brava Ovetta! Hai proprio ragione!”

“Papà?”
“Dimmi Ovetta.”
“Se oggi è autunno, domani mangiamo i funghi?…….(Flegato!)”

Da ieri siamo ufficialmente entrati nella Boletus season.

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