In casa Ovetti si respira un’aria pesante: ognuno ha i suoi propri problemi, ognuno sa che dovrà trovare più o meno da se il modo di risolverli.
Papà Ovo, rientrato in patria poco prima della chiusura degli aeroporti, si è catapultato nel weekend ad affrontare una lunga “todo” list per armonizzare tutte le persone che si devono alternare con cronometrica precisione nella realizzazione della nuova Ovetto house.
Eccolo allora alle prese con i muratori mantovani, con l’Antoniocapocommessa, con il falegname autoctono, con l’allarmista e con nonnoEtto l’elettricista, mentre contemporaneamente, a suon di sms, aggiorna il tintore, il parquettista, il cucinista sul quando debbano i suddetti fare il loro ingresso in scena: una specie di puzzle in perenne movimento che ogni fine settimana acquista una sua logica che col trascorrere dei giorni successivi perde completamente e così via.
Nulla però atterrisce papà Ovo quanto il fattto di sapere che domani dovrà ricontattare la temutissima architetta.
Mamma Ova, ha passato il fine settimana rimuginando sul come farlo, quando farlo e perché farlo: deve cominciare la battaglia con l’inps per dimostrare… di essere incinta (pare che la pancia al settimo mese non basti); si preannunciano giornate difficili.
E l’Ovetta? Beh, anche lei ha i suoi grattacapi: venerdi scorso infatti il gruista (per chi non sapesse di cosa si stia parlando pregasi leggere qui) ha “parcheggiato” la gru con il muso in una direzione diversa dal solito; sebbene ai più ciò potrebbe non dir molto, una spiacevole conseguenza di questo insolito parcheggio è stato quello di rendere la stessa gru non più visibile dalla finestra di casa Ovetti: il che, per la cucciola, è inacettabile.
Domattina la piccola ha intenzione di fare quattro chiacchere col gruista!