Il battesimo dell’Ovetta: un’epopea familiare #1

Raccontare la giornata di oggi è troppo difficile; quindi andrò per punti, ben sapendo che per ogni cosa riesca a ricordare almeno un paio me le sarò scordate.

Per il mondo: cielo azzurro, sole pieno, temperatura 17°C: aria di primavera.
Per l’Ovetta: 4 gocce d’acqua santa sul capoccione, 2 gocce d’olio sul petto, una stola bianca da ciucciare ed un cero da fissare: giornata importante.

 

  • La mattina comincia in salita: mamma e papà non sentono la sveglia (per forza era silenziata) e si dorme tutti insieme fino alle 9 circa.
  • Alle 10 l’Ovetta si presta al bagnetto tramite mamma, nel frattempo papà trasporta il vettovagliamento atto a sfamare lo stormo di cavallette che si presenterà nel pomeriggio nel “party” post-Battesimo
  • Alle 11 giro classico per il pisolino, ma l’Ovetta mi “sente” la giornata, è inquieta e dorme solo una ventina di minuti (si preannuncia un pomeriggio difficile)
  • Alle 12 gioco sul tappetone con papà che prova ostinatamente a far gattonare la piccina che, soprannominata anche “culodipiombo” tiene fede al suo nickname
  • Alle 13 pappa; tutta e senza fatica, anzi ce ne fosse stata ancora un pò…
  • Alle 14 al suono di “Acqua azzurra, acqua chiara” cantato dall’ormai esperta mamma Ova: piccolo pisolino, molto molto piccolo (si conferma un pomeriggio difficile).
  • Alle 15 vestizione della sacra famiglia: ci facciamo belli; i preparativi si articolano nei seguenti punti: ore 15,00 rapida vestizione di mamma e papà. Ore 15,15 sforzo supremo per fare la cacca (onde evitare di olezzare l’intera comunità in chiesa) si intende la cacca dell’Ovetta, non di mamma e papà. Ore 15,30 per la prima volta Ovetta e vestitino prodotto da ucas W. vengono accostati:l’abitino si mostra in tutto il suo splendore che… è fin troppo; nel senso che dopo 7 prove vestitino alla fine l’Ovetta ci naviga dentro comunque: misteri delle prove vesitino! Si opta per un doppio giro del maglioncino tutt’intorno all’Ovetta in modo comunque da fasciarla ben bene.
  • Alle 15,45 in perfetto orario mamma, papà e Ovetta (che si guarda il vestitino per capire come slacciarselo) saltano su Poldo diretti a Sud.
  • Alle 16,10 la sacra famiglia, dopo un viaggio privo di sonnellino (il pomeriggio sarà difficile, ormai più nessun dubbio) si presenta puntuale sul sagrato della chiesa ed in un fiat si capisce come andrà il resto della giornata: mamma viene presa d’assalto dal parentado, papà finge tranquillità ma non vede all’orizzonte i 2 padrini, l’Ovetta finalmente capisce che non sarà una giornata come le altre e comincia ad esternare la sua disapprovazione a tal proposito.

Poi Don Pietro richiama tutti all’ordine: “su, entrate che cominciamo”

(segue)

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