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Tutti i colori del mondo

Poco prima di cena, in una giornata normale (per non dire qualsiasi negli ultimi venti giorni) nel salone di casa Ovetti.

“Quindi adesso l’atletica non si fa più il giovedì?”
“No. Si fa il sabato ed è pure cambiato l’orario.”
“Mentre il martedì rimane fisso?”
“A meno che non si sia in zona rossa perché in quel caso salta.”
“E riprende pure inglese?”
“Sì, sempre che non si sia in zona rossa ne arancione; e volendo in presenza almeno per l’Ovetta ed il Monno”
“Mentre Pica?”
“Lei no… sicuramente on line con qualsiasi colore… per ora.”
“E Monno e Ovetta possono scegliere se andare o farlo on line?”
“Almeno se siamo in arancione.”
“E invece nessuna news per la piscina?”
“No; lì serve bianco, magari conclamato.”
“Ok.. credo di esserci…. E secondo te domani possiamo andare a vedere se riusciamo a comprare il nostro primo divano?… dopo 20 anni tra matrimonio e convivenza…”
“Mah! Saremmo in zona arancio e quindi non potremmo uscire dal comune.”
“Ma qui nell’Ovetto town non c’è un divanista e dopo vent’anni sta diventando un’urgenza!”
“Papà sto leggendo il giornale perché me l’ha detto la maestra A. che devo essere informato.”
“Bravo Monno!”
“Sai che ieri eravamo gialli, oggi e domani arancioni e magari lunedì rossi?”
“Sì,… cioè… più o meno… mi perdo un poco… ma credo tu abbia ragione.”
“Papà!”
“Dimmi Ovetta”
“Ma se torniamo rossi io devo riprendere le lezioni on line?”
“Temo di sì.”
“No!”
“Tranquilla, ci hanno appena messo in arancione secondo il Monno che sta leggendo il giornale.”
“E’ vero Ovetta! Guarda qui: siamo arancioni ma stanno pensando a rendere più facile diventare zona rossa mentre ci sarà anche la fascia bianca!.. Papà questa è una grande novità!”

“Però potevano lasciarci gialli ancora per qualche giorno, così riuscivo a fare la Cresima. E’ la terza volta che i colori della nostra zona mi impediscono di farla e io non ho mica colpa.”

“Già Ovetta, hai proprio ragione.”

“Questi colori mi fanno impazzire!”

“Dovrebbero cambiarli un poco.”

“In che modo Pica?”

“Che ne so? Arcobaleno? Verde che piace all’Ovetta così può fare la Cresima?”

“Per la mia maestra A., dovrebbero invece inventare anche la zona nera, e la Lombardia ci finirebbe dentro senz’altro o almeno Milano.”

“Però, mamma, ho deciso una delle cose che voglio fare da grande.”
“Dimmi Pica.”
“Da grande voglio fare il meccanico della Ferrari; con una tuta tutta rossa, i brillantini oro e le Ferrari tutte rosse con i disegni sulle guanciotte!”
“Papà?”
“…”
“Tutto bene? Come ti senti dopo aver ripreso a correre?”
“12 km e quando sei rientrato camminavi una tartaruga marina con la faccia tutta rossa.”

“…”

“Direi che mi sento cremisi a righe porpora con pallini viola.”

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MA…!

Papà
Può andare in ufficio… MA al massimo il 50% del tempo anche se gli hanno detto che se sta a casa è meglio.
Può andare dai clienti in Italia… MA deve avvisare il suo capo in anticipo e spiegare il perché e poi deve chiedere ai clienti se non hanno un protocollo che impedisce loro di accettarlo.
Può andare dai clienti all’estero… MA prima deve chiedere autorizzazione al capo del capo del capo motivando il tutto come “gravissimo problema” derivante da mancata visita… cosa che papà Ovo dosa bene quando fare onde evitare che il capo del capo del capo possa rispondere “e cosa hai fatto per prevenire finora il “gravissimo problema””… facendosi quindi incredibile autogol.
Può andare a giocare a calcetto…. MA solo fino al prossimo consiglio dei ministri.
Può correre un’altra maratona… MA solo in maniera virtuale intorno a casa sua perché l’ultima Major fu proprio New York… quasi un anno fa: poi più nulla in tutto il mondo. E – aiuto! -papà Ovo comincia a credere che “dopo di lui… il nulla”.

Mamma
Deve andare a scuola… MA se un suo alunno è stato male forse le fanno il tampone e forse no; in ogni caso non può stare a casa anche se forse ritroverà la sua classe e forse no.
Deve andare in Università…. Ma se un suo alunno è stato male non lo saprà mai, o con molto molto ritardo, e quindi continuerà ad andarci.
Deve andare a scuola e troverà sempre metà classe… MA l’altra metà sarà a casa.
Deve andare in Università e troverà sempre una parte variabile di studenti in classe…. MA l’altra parte sarà a casa (forse)
Deve andare a scuola dove collegherà l’ipad al computer che si collegherà alla lim dove si vedrà quello che farà con l’ipad mentre il microfono trasmetterà l’audio insieme alla telecamera che però non è collegata e così gli alunni in classe capiranno tutto… MA quelli a casa non si sa di preciso.
Deve andare in Università dove i collegamenti sono gli stessi… MA più fighi e comunque ogni volta incrocia le dita per lo streaming per quelli a casa.

Gli Ovetti
L’Ovetta può continuare ad andare a scuola in bici con le sue amiche… MA sono stati scaglionati gli ingressi, le porte d’accesso e i percorsi interni, non si può andare in giro nell’intervallo e praticamente si passano 6 ore in una sola aula. La carriera scolastica di papà Ovo sarebbe potuta concludersi prematuramente.
L’Ovetta ed il Monno possono continuare a fare catechismo… MA devono entrare da soli in oratorio in un orario preciso e uscire sempre all’orario preciso perché il factotum del parroco apre le porte per 60 secondi in cui tutto il gruppo ha la possibilità di passare “dall’altra parte” prima che le porte vengano richiuse “per sempre”!
Pica comincerà finalmente anche lei ad andare a catechismo… MA solo da Novembre inoltrato.
Il Monno e Pica possono andare a scuola… MA entrando da due porte diverse allo stesso orario (il che permette agli Ovo genitori di utilizzare le loro famosi doti di ubiquità), devono entrare in fila indiana in classe e possono togliersi la mascherina al banco; mangiano alternativamente alcuni in mensa ed altri in classe con evidenti problemi di sugo sui libri; Pica esce immancabilmente con una pipì colossale che costringe tutti ad una corsa spasmodica fino a casa.
Possono andare ad atletica… MA ogni 15 giorni dobbiamo certificare che non siano malati.
Monno, Pica e l’Ovetta possono infine continuare ad andare in piscina… MA non possono farsi la doccia.

Insomma… sarò un autunno un po’ così… e intanto stiamo cominciando a spiegare a Pica che la tradizionale Pica-Week con tanto di innumerevoli eventi per festeggiare il suo genetliaco quest’anno… come dire… subirà qualche temporaneo cambiamento.
E così, per non rischiare, nel week-end, alla grande festa intra-famigliare per i compleanni di 3 Nonni e 1 zio, non è mancata la sua candelina.
Del doman non v’è certezza!

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