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ALLL papà

Questa settimana papà Ovo ha passato la parte centrale della settimana in trasferta.
Non ha quindi assistito all’escalation di consapevolezza che ha via via raggiunto Pica la quale, nel breve volgere di una settimana, ha:
1) dapprima capito che ci sarebbe stata una non meglio specificata “festa del papà”;
2) in seconda battuta, ha realizzato che avrebbe potuto, come tutti gli altri Ovetti del suo fiocco, imparare una piccola poesia per detta festa;
3) incredibilmente… avendo ella un papà… beh! Ma allora sarebbe stata una festa anche del SUO papà! (folgorazione che faceva passare l’evento da “così così” a “estremamente importante”);
4) altrettanto incredibilmente, lei stessa avrebbe potuto imparare una poesia per la festa del SUO papà (seconda folgorazione, e a questo punto si comincia a parlare della festa più importante al mondo)!

Alla cucciola si è aperto un mondo e pare essersi impegnata allo spasimo per ben figurare nell’imminente festa del papà (il che tradotto vuol dire aver ripetuto allo spasimo la poesiola a mamma nei giorni precedenti e non si sa bene quante volte durante il giorno alle maestre).

Poi, giovedì sera, un ignaro papà varca la porta di casa.

“Sono tornato!”
“Ciao papàààààààààà” Urla Pica correndogli incontro e gettandosi come al solito in braccio; anzi no! La cucciola rallenta, poi si ferma e comincia un pistolotto enciclopedico che diceva presapoco così:
“Ciao papà, e domani è il tuo compleanno. Anzi no, il tuo compleanno è sabato e allora io sabato ti dico la poesia e te la dico anche venerdì. E te la dico anche adesso. E poi sabato che è il tuo compleanno ti faccio anche un regalo che abbiamo fatto al fiocco arancio. E adesso non ti posso dire che cosa è perché è una sorpresa e comunque è una coccinella rossa ma non te lo posso dire, vuoi sentire la poesia?”
Papà Ovo riesce a non ridere in faccia alla cucciola. “Certo che la voglio sentire Pica, però non è il mio compleanno, è la festa del papà.”
La piccola non bada al dettaglio, si concentra, si para davanti al vetusto, manine intrecciate dietro la schiena, petto e pancia in fuori e orgogliosamente comincia a recitare:
“ALLLL PAPÀ !!!” (titolo)
… (segue momento di silenzio… per dare più enfasi… momento prolungato di silenzio per massima enfasi…. Momento lunghissimo di silenzio… perché la piccola si è dimenticata l’incipit), la cucciola strizza gli occhietti per cercare nella sua memoria (e sì che l’ho detta così tante volte), poi guarda di sottecchi mamma Ova che a questo punto interviene come suggeritrice “..che bello…” e allora la cucciola si rianima e via più spedita che mai, tronfia e soddisfatta.

“E poi te la dico anche domani e anche sabato che è il tuo compleanno”.

Sabato mattina poi, quando sua maestà ha dato il primo cenno di vita alle 9,20, come ogni sabato, si è accollata al vecchio padre che la porta di peso in bagno per fare pipì in modo che la cucciola possa tenere gli occhi chiusi ancora un poco; questa volta però le gli ha sussurrato in un orecchio:
“Ma oggi è sabato?”
“Sì, tesoro.”
“Allora è il tuo compleanno?”
“Non è il mio compleanno, ma è la mia festa”
Allora la cucciola ha alzato il capoccione, ha incredibilmente aperto gli occhi e ha esclamato “Auguri papà!” stampandogli un bacio su una guancia. “E adesso ti dico una poesia nuova che comincia così: ALLL PAPÀ !!!”

 

Nel pomeriggio poi il vecchio genitore è stato omaggiato di un bellissimo lavoretto che, sorpresa sorpresa, consisteva in una coccinella rossa fatta a mano!

E mentre papà Ovo gongolava alla ventesima ripetizione di ALL PAPA’… un sottile senso di inadeguatezza si stava per insinuare nella mente del genitore.

Venerdì sera, casa Ovetti
“Ueeeeeeeee!!!!!!”
“Ovetta perché piangi?”
“Ueeeeeeeee!!!!!!”
“Dai Ovetta, ma è stata una bella giornata, cosa è successo?”
“Ueeeeeeeee!!!!!!”
“Monno? Le hai fatto qualche cosa?”
“No papà”
“Ueeeeeeeee!!!!!!”
“Pica cosa è successo?”
“Non lo so. Posso dirti la mia poesia che comincia con ALLL PAPÀ ?”
“Non ora Pica. Dai Ovetta, adesso basta. Dimmi cos’hai?”
“Ueeeeeeeee!!!!!!”

“Ueeeeeeeee!!!!!!… è che…Ueeeeeeeee!!!!!!… io voglio…Ueeeeeeeee!!!!!!… voglio che tutti stiano bene e siano sempre tutti felici e contenti ma so che ci sono bimbi poveri…Ueeeeeeeee!!!!!!”

Madre Ovetta da Calcutta è tra noi… ma papà davvero non sa cosa fare!

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Sprint Natalizio

“Ciao Papà Ovo”
“mpf”
“Scusa?”
“mpf”
“C’è qualche cosa che non va?”
“mpf… non disturbarmi.”

“??? Ma non stai facendo nulla”
“mpf… non vedi? Sto riposando: mi ricarico più che posso onde poter affrontare il futuro prossimo venturo, in pratica affronto una mia personale versione della quiete prima della tempesta”
“C’è qualche cosa che mi sono persa? I bimbi stanno tranquillamente giocando in cameretta, abbiamo appena trascorso un pomeriggio di relax, i compiti dell’Ovetta sono stati fatti, stasera non abbiamo in programma nulla di stravolgente, di cosa stai blaterando?”
“mpf… donna di poca fede… hai guardato il calendario? Questa settimana entriamo in dicembre, praticamente siamo già a Natale anzi no, peggio!, mancano (solo) 25 giorni… ti devo dire altro?”
…mamma Ova abbozza.

Casa Ovetti si prepara al mese di dicembre, il cui solo nome evoca ricordi di corse infinite, biblici ritardi, cene luculliane, impegni sormontanti ed insormontabili e agende schizzofreniche con incastri al limite dell’impossibile.
Il calendario di mamma e papà ovo per i prossimi 21 giorni recita in ordine sparso i seguenti appuntamenti:
1)        trasferte lavorative in Trentino, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Friuli, Veneto, Molise, Basilicata e Abruzzo;
2)        festa di compleanno dell’amica dell’Ovetta in contemporanea alla festa dell’atletica del Monno (attualmente impossibile sapere come gli Ovo genitori si destreggeranno tra i due eventi);
3)        pomeriggi con amici vari con consegna/ricevimento regali di nascosto per un totale di 4 o 5 pomeriggi;
4)        festa pomeridiana di Natale a scuola dell’Ovetta;
5)        recita Natalizia a teatro per il Monno e Pica; ed ovviamente per facilitare le cose, nello stesso giorno della festa di Natale dell’Ovetta, solo leggermente sfalsata di un’oretta, con conseguente trasbordo della famiglia, sempre di corsa;
6)        festa pomeridiana di una compagna di Pica: da notare che si tratta di una compagna grande a cui solo i bimbi grandi sarebbero invitati… ma Pica ha già fatto sapere che “IO SONO GANDE !”
7)        un paio di serate con amici vari rigorosamente a turno, o per mamma Ova o per papà Ovo, per quelle che sono le vere “botte di vita” degli Ovo genitori che, non avvezzi a tali lussuose libertà, di solito rincasano comunque verso le 22.30 perché non hanno più il fisico;
8)        saggio del nuoto per tutti e tre gli Ovetti. (Ma i saggi non erano in primavera???? Sì,… infatti questo è ben nominato come “Saggio di Natale”… mah?!?);
9)        panettone e pandoro per la festa pomeridiana della ginnastica dell’Ovetta, da notare che i tempi dedicati a questi festeggiamenti saranno ristretti perché il Monno poi dovrà essere depositato in palestra per la sua amata atletica.

Per dirla in un modo molto “cool” al momento tutto questo si traduce già con un “sold out” per il weekend del 19 e 20 dicembre e un “overbooking per quello precedente, qualche disponibilità per il weekend del 6 e 7… e dicembre non è ancora cominciato…

Effettivamente a guardare ora il calendario di casa Ovetti c’è di che aver paura; poi, ogni anno, non si sa come, alla fine si riesce ad arrivare fino in fondo, stanchi, stremati e felici.
Ci si riuscirà anche quest’anno.
La rincorsa al Natale è cominciata.

P.S.: non abbiamo qui contato il fatto che il countdown del Monno è iniziato già da un pezzo, non abbiamo contato il fatto che ogni giorno ci ricorda cha manca pochissimo anche all’inizio dell’inverno e che ultimamente si sveglia ogni mattina rimembrandoci quanto manchi al primo dicembre, giorno nel quale tornerà finalmente a casa nostra il calendario dell’Avvento (con cioccolatini inclusi). No, queste cose non le abbiamo considerate; altrimenti la rincorsa al Natale sarebbe già cominciata da un bel pò.

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Scartalacarta

Con la ripresa delle attività scolastiche e l’imminente arrivo dell’autunno, sono riprese anche le feste di compleanno.
La famiglia Ovetti ne ha inanellate 4 negli ultimi sette giorni per la gioia sfrenata dei cuccioli e per una stanchezza cosmica degli Ovo genitori.
Volendo riassumere in breve i concetti più evidenti direi che vanno menzionati almeno i seguenti punti:

1)  L’Ovetto F. che si presenta alla festa incomprensibilmente accompagnato dalla sua fedele pianta carnivora (!). Dopo breve chiaccherata l’Ovetto F. rassicura papà Ovo: “Non devi aver paura… la mia pianta carnivora non mangia i bambini. Adesso mi dici dove sono i popcorn? Perché a me i pop corn piacciono ma non tantissimo mentre alla mia pianta carnivora piacciono tantissimo”. L’Ovetto F. si allontanava quindi da papà Ovo sommergendo la suddetta pianta di pop corn.
2)  Il Monno che, costretto spesso a presenziare a feste di compleanno di bambine e amiche varie, quasi mai di maschietti, si adatta camaleonticamente a giocare con chiunque a qualsiasi cosa e senza risparmiarsi, soprattutto se è possibile correre a più non posso.
Poi, quando all’orizzonte si palesa il suo vecchio amico del cuore nonché mentore e mito, cioè l’indimenticabile D.U., ecco che gli si accende un sorriso a 92 denti, gli corre incontro, lo abbraccia fraternamente e poi sparisce insieme a lui per tutto il resto della festa indifferenti a qualsiasi cosa succeda loro intorno.
3)  L’Ovetto F. che spiega a chi fosse interessato che “il mio passaporto preferito è collezionare colabrodi.”
Si è poi capito che intendeva dire che “il suo passatempo preferito è collezionare calabroni”… il che risulta comunque abbastanza inquietante.
4)  L’Ovetta che è solitamente supereccitata già dalla sera prima, rimane supereccitata per tutta la giornata e poi, al momento della festa, si lancia nella mischia buttando a mare la sua consueta ritrosia e timidezza.
L’Ovetta vivrebbe di sole feste, godendosele a più non posso, almeno fino alla classica frase da parte di uno dei vetusti genitori “Bimbi dobbiamo andare a casa” allorquando ci scappa il classico pianto da stanchezza, ma tant’è… ormai la festa è finita.
5)  Pica che, totalmente indifferente a chi sia il festeggiato, alla presenza o meno di amici più o meno cari, al fatto che ci siano o no giochini di sua predilezione, cerca con una certa urgenza il tavolo delle cibarie.
Una volta individuatolo, viaggia spedita verso lo stesso e assalta tutto quanto risulti alla portata della sua (limitata) altezza.
Se poi i pezzi di maggior pregio risultano malauguratamente al di fuori della sua portata, ecco che la stessa pendola tra i genitori al suono di “focaccina! focaccina!” fin quando uno dei due, stremato, non soddisfa la richiesta.
Generalmente la piccola si ferma solo dopo 3 focaccine, un paio di manciate di patatine, pop corn a go go e, se possibile, un paio di pizzette.
6)  I genitori dell’Ovetta S. che decidono che il regalo da portare ad una festa di compleanno di una bimba di 7 anni sia…. una macchina per fare il gelato!
“Una macchina per fare il gelato????”. Papà Ovo da quel momento si sta domandando a che età verrà regalata all’Ovetta una lavastoviglie nuova (di cui francamente noi avremmo davvero bisogno).
7)  I genitori dell’Ovetto L. che organizzano senza dubbio alcuno la miglior festa possibile… per i genitori! Con tanto di animatrici che rapiscono i bimbi appena arrivati, li fan giocare, li fan mangiare, li fan divertire mentre i maggiorenni sono tenuti a debita distanza.
Sarebbe una situazione idilliaca ma sfortunatamente il buffet è situato nella zona riservata ai maggiorenni (errore grave !!!) e quindi Pica si guarda bene dall’allontanarsi da questa zona vanificando quindi l’effetto complessivo (almeno per noi).
8)  I gonfiabili (per chi ha la fortuna di avere spazio) che da soli animano una festa, certo almeno un paio di cuccioli si fanno male… ma non è che si possa avere tutto nella vita.
9)  La nutella: che mette d’accordo chiunque, di qualsiasi età, sesso e religione. Forse, ma proprio forse, le mamme non sono contentissime al 100% ma solo perché a volte non distinguono più dove finisca la faccia del proprio bimbo completamente ricoperto di nutella dalla maglietta nuova appena fatta indossare al cucciolo prima di andare alla festa.
Ecco, in soldoni questi sono stati i passaggi di maggior spicco; anzi no! Ce ne sarebbe un decimo sul quale però papà Ovo è entrato in profonda ed intima crisi…

10)           All’apertura dei regali… con un sottofondo di bimbi urlanti a squarciagola “Scartalacarta, scartalacarta, scartalacarta….” l’Ovetta scopre il suo ennesimo regalo: un fantastico libro dal titolo “il corpo umano”
Papà Ovo aizza il popolo settenne presente “Bellissimo! Questo libro spiega come funziona il cuore… e anche come funzionano i muscoli delle braccia… e anche come funziona il cervello….”
L’intera popolazione bimbesca sbotta in un “Ohhhhhhh!!!!” di stupore.
Solo un bimba rimane in silenzio e afferra il braccio di papà Ovo.
“Dimmi cucciola.”
“Ma parla anche di come funziona il sesso?”



Papà Ovo sta valutando l’embargo totale e definitivo delle feste di compleanno dalla vita della famiglia Ovetti.

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(felicità… è ricevere un trenino lego)

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