“Ciao bimbi! Tutto bene?”
…
“Mmm… mmmm…. (sono concentrata)”
“Sì… (non riesco a pettinare la bambola)”
“Sì certo… (dai che sto leggendo)”
…
“Ok, dopo esser stato colto da grande ed incontenibile entusiasmo da parte dei miei tre figli, eccomi a voi con la domanda super tra le domande super dell’anno appena trascorso!”
“Cioè…? (curiosità)”
“Cioè…? (curiosità)”
“Cioè…? (curiosità)”
…
“Pensate all’anno appena passato…. Ma solo per quanto riguarda voi…. Pensateci bene…”
“Ok…”
“Ok…”
“Ok…”
…
Suspense… Rullo di tamburi… Squilli di tromba…Tensione nell’aria…
“Ma pensateci bene… senza fretta… Qual è stata la cosa più bella del 2020? E quella più brutta?”
…
…
…
“Dunque: a me è piaciuto tantissimo essere arrivati a Santiago, andare in giro per la città, correre e rincorrerci con tutte le lucine colorate. Quella che mi è piaciuta di meno è stata il Covid: è bruttissimo!”
“Ok, grazie. E voi?”
…
…
“A me è piaciuto di più il Cammino di Santiago; camminare è bellissimo: essere immersi nella natura in un mondo che non conosci ed ogni giorno è una cosa diversa e non sai cosa ti capita e poi farlo con gli amici! E invece quello che mi è piaciuto di meno è stato dover stare chiuso in casa. Papà, è difficile! Esser chiuso è…. Uffa!”
“E pregasi notare che non abbiamo un monolocale e per di più spesso abbiamo potuto usare pure un bel giardino. E tu?”
…
“Per me la parte più affascinante è stata avere Jack con noi per due settimane. Era stranissimo avere una persona che non parlava italiano, che aveva modi di fare diversi, che era grande ma con cui piano piano si riesce a diventare amici. La parte più brutta invece è stato il primo mese di lockdown: quando a fine febbraio ci hanno detto che fino ad aprile non potevamo uscire di casa e non potevo più andare a scuola, vedere gli amici, fare…. Tutto.”
E questo è.
Ora, caro il mio 2020, è vero, non hai portato solo sfortune, e noi siamo stati fortunati e dobbiamo ringraziare … però dai, non possiamo negarlo, siamo abbastanza contenti di dare il benvenuto (con grandi aspettative) al tuo successore!
Buon 2021 a tutti, dagli Ovetti!
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L’anno che verrà
Cenone “Sbagliato”
Causa incomprensioni e pasticci che sarebbero qui troppo complicato spiegare, proprio all’ultimo quest’anno l’Ovetti Family ha optato per una festa di capodanno in autonomia.
A questo punto, mamma Ova e papà Ovo hanno dato libertà d’azione ai cuccioli.
Pica: “mamma, io posso stare sveglia fino a mezzanotte?”
“Certo piccola… (se ci riesci)”
“Yuppi!!!!!”
Ovetta e Monno: “E noi cosa possiamo fare?”
“Voi potete scegliere il menù (per altro, alla svelta visto che non abbiamo nulla in casa)”
“Evvai!”
Alle ore 19,00, in casa Ovetti è quindi cominciato il Cenone di Mezzanotte “Sbagliato”.
Premettendo, per coloro che ignorassero, che un Cenone può fregiarsi del titolo di “Sbagliato” solo e solo se:
- Non possono esser poste limitazioni al menù (incuranti dell’apporto calorico e/o colesterolico).
- Qualsiasi convitato può alzarsi da tavola come e quando vuole senza dover rendicontare ad alcun genitore….ussignur… Uao!
- Le varie portate devono obbligatoriamente alternarsi a giochi conviviali che coinvolgano tutti gli astanti.
- Il pasto/cena deve esser consumato in salone… non in cucina… troppo banale!
- Ovviamente un cenone “Sbagliato” può esser fatto solo in particolarissime e rarissime occasioni.
Premesso tutto ciò, il menù del cenone Sbagliato di casa Ovetti prevedeva:
1) Pizzette
2) Hot Dog
3) Pasta al ragù
4) Pasta al pesto
5) Toast a “la carte” (a disposizione: prosciutto, salmone, pomodorini, sottilette, funghetti, olive)
6) fagiolini e patate
7) tocchetti di grana
8) guazzetto di moscardini (questo solo per i genitori)
9) bon bon di gelato (a sorpresa senza che i cuccioli lo sapessero)
10) panettone al cioccolato di pasticceria (alla mezzanotte)
per il beveraggio:
1) acqua liscia (per Pica)
2) acqua gasata (per Ovetta e Monno)
3) coca cola (in tipico fiaschetto toscano in modo che potesse definirsi “un buon vinello rosso”)
4) acqua tonica… per il brindisi!
Sebbene il picco di giochi intellettuali si sia ottenuto con una partita a Scarabeo (con regole “leggerissimamente” modificate), si deve ammettere che, per quanto riguarda i giochi, a farla da padrona è stata la neo arrivata in casa Ovetti. Grazie ad un Babbo Natale arguto e abile internauta che ha scandagliato le varie offerte di ebay, è infatti arrivata una completissima WII con tantissimi giochi.
Babbo Natale sperava, con codesto regalo, di avvicinare l’Ovetta alla TV (storicamente aggeggio avverso alla cucciola) e bisogna ammettere che l’obbiettivo è stato centrato.
Il Monno, dal canto suo, ha poi trovato un nuovo motivo di competizione, memore la sua frase nel bel mezzo di una partita a bowling “nessun tiro è buono per me se non è uno strike!”.
Ma onestamente vedere Pica, concentratissima quattrenne alta un soldo di cacio, cercare il miglior swing con un ferro 7….. è un momento fantastico ed impagabile!
E così, piano piano, siamo arrivati alle 23.50 quando sono scattate le operazioni di preparazione all’evento: mentre mamma e papà Ovo sparecchiavano ed imbandivano per il brindisi, i tre cuccioli si vestivano del pigiama. Poi il Monno, in preda all’euforia, correva senza senso da una parte all’altra della casa; l’Ovetta, in preda all’euforia, saltellava per tutto il salone; Pica, causa una botta improvvisa di sonno, si accasciava sul divano con sguardo catatonico a soli 4 minuti dal grande evento e, a fatica, raggiungeva il traguardo !!!
Nei primi venti minuti dell’anno nuovo gli Ovetti hanno brindato a panettone e acqua tonica, hanno guardato tutti i fuochi d’artificio dalla finestra (il Monno li ha fotografati tutti con dubbi risultati) e hanno fatto a gara per trovare la cosa più bella che fosse successo nel 2016.
Poi, tutti a nanna, stanchi e strafelici; anche Pica… o ciò che ne restava!
E comunque, per la vostra curiosità, all’unanimità i tre Ovetti hanno dichiarato che la cosa più bella successa nel 2016 è stata la vacanza a Parigi e Londra.
Questa mattina a papà Ovo e mamma Ova è stato recapitato un biglietto a firma degli Ovetti: “Buon Anno 2017, mancano 365 giorni al 2018”.
…
Per l’Ovetta, il Monno e Pica, …il futuro non aspetta.
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