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La preghiera degli Ovetti

Oggi è stato il giorno del battesimo di Pica.
Al momento non è dato sapere se la famiglia Ovetti sia riuscita a sopravvivere all’Evento.
Questo post è stato preparato quindi con dovuto anticipo.
…ma non è un post qualunque.

Questa è la preghiera degli Ovetti.
E’ il ringraziamento che chiude le nostre giornate da ormai più di quattro anni.
E’ stata cambiata via via che la famiglia si allargava.
Ed anche oggi chiuderà la nostra giornata; poi probabilmente gli Ovo genitori si schianteranno a letto esausti.

Per la descrizione dell’Evento si prega di aspettare fino a settimana prossima; … abbiate pietà!

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Caro Signore, siamo l’Ovetta, il Monno e Pica,… come va?
Ti ringraziamo per averci fatto passare una bella giornata insieme alla nostra mamma, al nostro papà ed ai nonni.
Ti preghiamo di proteggere sempre il nonno Etto e la nonna Clava, il nonno Motore e la nonna Patriottica, la mamma Ova ed il papà Ovo, lo zio A., i padrini di Ovetta, di Monno e di Pica e tutte le persone che ci vogliono tanto bene.
Ti preghiamo di farci passare una lunga notte di sonno così domani sarà una giornata ancora più bella di quella di oggi e anche la nostra mamma ed il nostro papà che sono tanto stanchi, possono dormire, addormentarsi subito, non svegliarsi mai e riposarsi tanto.
Grazie e buona notte.
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Finito!

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Progetto

Ieri sera, nel bagno di casa Ovetti, chiunque fosse passato da quelle parti avrebbe potuto osservare un trio posizionato nel seguente modo:
all’estrema destra, seduta sul water, l’Ovetta; all’estrema sinistra, seduto sul vasino, il Monno; in mezzo, seduto su un treppiedi piccolissimo e giallo di una nota marca svedese di mobili, papà Ovo che guardava in faccia i primi due personaggi.

Ma a stupire il possibile passante, non sarebbe stato ciò che avrebbe visto quanto quello che avrebbe sentito…

(Ovetta) “Sai, non c’ela ploplio posto da nessuna palte.”
(Papà ovo) “Scusa? Ma di chi stai parlando?”
(Monno) “Io fazzo la pipì.”
O:        “Di Malia e di San Giuseppe, ploplio non sapevano dove andale a dolmile.”
P:        “Ah Stai parlando della notte di Natale!”
M:       “Ecco, l’ho fatta tutta la pipì.”
O:        “Avevano anche plenotato l’albelgo, ma invece niente, non c’ela ploplio posto.”
M:       “E allora cosa hanno fatto? Dove sono andati a dormire?”
O:        “In una mungitoia, davvelo, me lo ha detto la maestla P.”
P:        “Mangiatoia tesoro, si dice mangiatoia; e tu, se hai finito di fare la pipì puoi anche alzarti.”
M:       “No, adezzo devo fare la cacca”
O:        “E siccome faceva tanto fleddo almeno c’ela un asinello e soplatutto una mucca”
P:        “Perché soprattutto una mucca? Che c’è Monno? Perché allunghi le tue manine verso di me?”
M:       “Devo fare la c-a-c-c-a, mi tieni le manine che spingo?”
O:        “E pelchè la mucca faceva HUUHUHHUHHHU e soffiava caldo su Malia e Giuseppe che avevano fleddo.”
P:        “Ah già Monno, dimenticavo che bisogna tenerti le manine quando fai la cacca. Ovetta, beh, alla fine allora sono riusciti a trovare dove dormire al caldo anche senza aver prenotato; meno male.”
O:        “E pensa che plima avevano anche un sacco di soldi, ma tanti tanti tanti, davvelo.”
M:       “Ovetta? Tu hai fatto la cacca?”
P:        “Maria e Giuseppe avevano un sacco di soldi? E poi cosa ne hanno fatto?”
O:        “Ho fatto la pipì, Monno. Poi hanno dato tutti i soldini a quei tle signoli che sono venuti quando è nato il bambino, non lo sapevi? Me l’ha detto la maeslta P.”
P:        “Ah, no, questo particolare mi è sempre sfuggito”
M:       “Adezzo sono a posto, vado a vedere se c’è ancora il progetto”
P:        “Il progetto? Quale progetto Monno?”
M:       “Quello che abbiamo fatto ieri con la mamma”
P:        “Quello non è un “progetto”; è un “presepe”, Monno; e comunque sì, è ancora là”
M:       “Ah! Ho sbaiato, Ovetta, papà, venite anche voi a vedere il pesepe?”
P:        “Certo che veniamo anche noi Monno”
O:        “Io non posso, devo fale la cacca adesso; papà dai, stai qui anche tu che facciamo quattlo chiacchele…”

A quanto pare a casa nostra il posto più indicato per fare “quattro chiacchere” è il bagno, quindi caso mai telefonaste a casa Ovetti, lasciate squillare per un po’ il telefono; magari stiamo facendo quattro chiacchere con un’Ovetto in bagno mentre fa la cacca…

PS: difficile crederci, lo so, ma forse questa è la settimana giusta…. Forse…

Media partner

Dunque, se ho ben afferrato funziona così:

1) siamo entrati in dicembre,… che già di per se vuol dire correre come pazzi per trentungiornifilatisenzarespiraremai

2) causa Pica-nascita, papà Ovo aveva posticipato alcuni viaggi; posticipato fino a queste settimane, appunto.

3) La scorsa settimana era in carinzia ma solo dopo esse passato per Vicenza, è stato colto da nevicata a Cortina (ma ci stava passando solo, ahime) e si è pure dovuto mettere giacca e cravatta e parlare davanti ad un gruppo di persone che al sottoscritto sembravano una folla oceanica.

4) Questa settimana finirà a Potenza, Napoli, Pescara e Frosinone… fortuna vuole che la settimana lavorativa finirà giovedi.

5) La prossima forse sarà a Perugia ma ben bene non si ricorda più nemmeno lui.

6) Meglio non parlare dei weekend: già impegnati tutti senza eccezione sino a dopo Natale

7) Ovviamente bisogna tenere presente la doppia festa di Natale: quella dell’Ovetta a teatro e quella dell’Ovetto all’asilo

8) E sabato prossimo poi bisogna fare il Presepe, … e l’albero,… e le decorazioni fuori

9) E poi da sabato scorso non dimentichiamoci del calendario dell’Avvento, cioè quel calendario dove ogni sera i bimbi aprono un cassettino e si trovano una M&M per ognuno. Porca miseria devo correre a prendere le M&M.

10) Poi, a coronare il tutto come dimenticare l’invito per un matrimonio il 22 dicembre! (Il 22 ???? ma vuoi dire 3 giorni a Natale??? Ma “che idea originale”… si nota l’eufemismo???)

Ecco, con tutto ciò ben in mente un paio di settimane fa Papà Ovo è stato nominato “Media Partner” della classe dell’Ovetta.
Cioè, a dire il vero il titolo di “Media Partner” se lo è dato lui da solo per darsi delle arie e sentirsi meno fregato; le maestre gli hanno semplicemente rifilato 1800 fotografie scattate lo scorso anno scolastico e gli hanno chiesto di farne un bellissimo dvd.
A dire il vero erano state date ad un’altra mamma ed ad un altro papà, che però sono caduti sotto il peso delle 1800 foto.
Ah, servirebbero prima di Natale, of course.

A proposito d’impazzire; venerdì scorso…
“Papà Ovo? Dove sei?”
“Qui di sopra, che c’è mamma Ova? Sto visionando le foto”
“Direi che c’è bisogno di te qui.”
“Perché? Non stanno entrando in doccia i bimbi? Dai che sono concentrato”
“Appunto. Sai quel gioco che fanno gli Ovetti? Quello che chiamano “Crapa-Crapa”?”
“Si, quello dove quando sono tutti nudi prima di entrare in doccia si sfregano la testa a vicenda e ridono come pazzi, sì, lo conosco, lasciami lavorare.”
“Ecco, sai che avevano inventato anche “gomito-gomito” e “pancia-pancia”?”
“Sì, smetti d’interrompermi sempre”
“Bene, adesso vorrebbero fare “Pipino-pipina”!!!”

“Arrivo!”

Il dvd dell’Ovetta NON ha la precedenza assoluta.

PS: manca ancora poco poco per la nostra grande sorpresa, davvero poco, … ci siamo quasi… ma capite ammè… tengo un filo d’impegni…