Tradizione e Innovazione

Questi pomeriggio a casa Ovetti è andata in scena l’annuale momento tradizionale  e condiviso da tutti i membri degli addobbi Natalizi. 

Le formazioni, collaudatissime, prevedono i maschi di casa infagottarsi per addobbare Giuseppe detto Pino (l’albero comprato come ogni anno a modicissima cifra nel negozio blu con scritta gialla) e passare poi a stendere le lucine colorate sopra al garage e all’ingresso; insomma ai maschietti spettano tutti i lavori “outdoor”.
Alle femminucce invece spettano gli addobbi “indoor” con l’abbellimento del salone, la scala interna e per finire il presepe anche se poi una volta arrivate le statuine del presepe Pica viene immediatamente risucchiata dalle stesse che hanno su di lei un richiamo ancestrale fortissimo.

Quest’anno, il lavoro che di solito porta via poco meno di un paio d’ore ha invece occupato l’intero pomeriggio.

I maschietti infatti hanno dovuto constatare con stupore e rammarico che parte delle lucine colorate si erano bruciate. Superato il primo momento di shock, imprecato per l’assoluta inaffidabilità delle lucine che, dopo solo un ventennio hanno osato bruciarsi (parzialmente) benché papà Ovo continuasse a definirle “seminuove”, i due si sono diretti al locale villaggio di Natale con il chiaro intento di affrontare la spesa della sostituzione. Venivano rimbalzati da una lunghissimo coda chilometrica per entrare nel negozio stesso e, rientrati, si ingegnavano nell’accorciare le lucine stesse che ora sono un po’ più tese, un po’ più tirate ma, almeno quelle rimaste, perfettamente funzionanti… d’altra parte sempre “seminuove sono”.
Nota a margine rientrando in casa osservavano le palle bianche, verdi e rosse del vicino di casa che facevano bella mostra di se grosse come il mappamondo di Chaplin nel “grande Dittatore e poste a fianco di una renna tutto brillantinosa in un, quantomeno dubbio, accostamento pacchian-cromatico

Nel frattempo le feminucce , assolti i classici lavoretti di ogni anno e persa Pica tra le statuine del presepe, si sono dedicate all’arte di trasformare la finestra tutt’ora senza vetro causa furto di alcune settimane fa in un mega pacco natalizio di 6 x 3 metri con tanto di fiocco e nastro.

Per finire, come da tradizione, la solita musichetta è partita e tutta la famiglia ha ballato fino allo stremo (dei Vetusti) dando ufficialmente inizio al Natale di casa Ovetti.

Per finire, in serata, tutti al cinema!
Quest’anno… tradizione ed innovazione!

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