Estate!

Ultima domenica di luglio…. Ore 7,45….
Ecco, la sveglia sta suonando. Bene, è (finalmente) arrivato il momento delle vacanze. Certo, sono vacanze… un po’ così, nate… un po’ così, arrivano dopo un periodo… un po’ così…
Però l’importante è che siano arrivate queste vacanze.
Forza ragazzi dai, svegliatevi.
E i ragazzi si svegliano… questo è stato un anno difficile anche per loro e ora, giustamente, hanno una gran voglia di andare in vacanza.
Niente colazione, rassettiamo casa al volo, ieri abbiamo fatto il grosso e oggi in un quarto d’ora (ore 8.00) vogliamo esser fuori, poi andremo al parcheggio vicino all’aeroporto (lì è facile… ci vogliono 45 minuti da casa Ovetti a Malpensa quindi arriviamo alle 8,45) e in una mezz’oretta lasceremo la macchina e ci faremo portare al terminal (ore 9,15), una quindicina di minuti per la colazione (9,30) e un’oretta di  margine per partire infine alle 10,30… tutto sotto controllo.

Pica si carica un paio di zaini, l’Ovetta butta la pattumiera e chiude le finestre, il Monno carica le valigie, mamma Ova fa l’ultimo giro di controllo.
Papà Ovo toglie la macchina dal box, uno sguardo all’orologio e lo schermo già segnala il volo in partenza…
… ma c’è qualche cosa che non torna…ma… MA….MA PERCHE’ DICE che l’imbarco termina tra 60 minuti?????
“CIURMA!!!! TUTTTI IN MACCHINA SIAMO IN RITARDISSIMO !!!! HO SBAGLIATO GLI ORARI!!!!”

Le vacanze degli Ovetti sono partite all’insegna del dramma con tutta la famiglia che sfrecciava verso l’aeroporto sul filo del rasoio.
Saltata la colazione, saltato il parcheggio prenotato, saltati vari camion in autostrada ma non i 45 minuti obbligatori per arrivare là.
Tutti gli Ovetti si catapultano fuori e corrono verso il terminal con ben 10 minuti di anticipo sulla chiusura del gate spiegando alla gentile addetta del controllo che di lì a breve avrebbe visto un vetusto correre … “Cerchi di essere clemente”…intanto  papà Ovo parcheggiava  dove trovava, cioè nel parcheggio più caro dell’aeroporto e si scapicollava nel terminal  arrivando col fiato corto, sulle ginocchia davanti ad un’addetta che si aspettava proprio uno straccio del genere (e l’ha trattato con indulgenza) finendo la sua corsa con ben 90 secondi di anticipo sull’orario stabilito.

Quando si dicono vacanze…

Poi, sono stati 17 giorni in cui gli Ovetti hanno visitato Bilbao, Saragozza, Madrid, Toledo, Cordoba, Siviglia, Granada, Malaga, Valencia e Barcellona,
Papà Ovo torna con la convinzione che la Spagna, almeno il sud della Spagna, sia più caldo del medio Oriente (il che gli ha portato qualche problema) e la speranza che il prossimo viaggio estivo sia al Polo nord.
Mamma Ova torna la meraviglia dell’Andalusia, Cordoba e Granada soprattutto, negli occhi e  due settimane senza mail, scuola, esami, orari e voti.
L’Ovetta torna con la scoperta delle olive spagnole, … le più buone del mondo, e la consapevolezza che sa organizzare un viaggio, anche on the road, con una certa maestria. 
Pica torna certa che la Spagna sia “collinare” – visto le grandi camminate su e giù per le città e la media di chilometri giornaliera, sempre piuttosto importante – e un’immersione nello spagnolo parlato da spagnoli. 
Il Monno torna con il record di paella mangiata in un giorno e l’insostenibile ritmo del viaggiatore che non può perdere nulla in nessun posto.

insomma gli Ovetti si sono dati tempo…si sono ritrovati, hanno fatto quello che piace loro di più in assoluto, hanno viaggiato, hanno scoperto, hanno sbagliato, si sono entusiasmati, hanno fatto gaffe, hanno fatto corse, salti, riposini, partitine a carta, hanno riso e si sono presi in giro, hanno scoperto usi, costumi, cibi, hanno incontrato amici all’estero. 
Insomma, sono stati bene… insieme.

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