Buon compleanno Ovetta #17

A te che hai capelli lunghissimi e occhi nocciola ma “sono solo marroni…senza sfumature!”. A te che è sempre fondamentale sapere dov’è la spazzola. A te che, sbirciandoti allo specchio, vediamo una giovane donna che cresce giorno dopo giorno. A te che odi fare shopping ma poi, alla fine, una volta a stagione non è poi così male, a te che ti provi con le amiche tutti i vestiti più improbabili nei negozi per poi ridere a crepapelle. A te che sei diventata una lettrice indomita, e divori pagine e pagine, con voracità, a te che scrivere invece non ti piace proprio, perché credi che tradurre su carta i tuoi pensieri e i tuoi ragionamenti sia qualcosa che li rovina. 

A te che sei organizzata e precisa nei tuoi compiti, che fai scalette e “To do list”, ma che poi semini qua e là per casa gli occhiali, le chiavi, il cellulare e quant’altro. A te che la scrivania dove studi ha sempre pile di appunti e fogli di origine “mista”, da versioni di latino ad esercizi di fisica, a te che ripeti storia dell’arte sempre con papà Ovo e filosofia sempre con mamma Ova, perché i rituali vanno rispettati. A te che vuoi diventare ingegnere, ad oggi anche con un’idea ben precisa di indirizzo, chissà se davvero sarà così, ma ci piace che i tuoi sogni siano grandi e l’entusiasmo con cui li cavalchi ci rende sereni. 

A te che sei brillante e metodica, a te che hai il dono mirabile della costanza e il pregio unico dell’impegno, a te che sai come usarli anche come antidoto contro l’ansia. A te che non ami l’imprevisto, e fino a qualche anno fa ti avrebbe bloccata, ma ora sei diventata brava ad affrontarlo, con spirito e iniziativa. 

A te che giochi a carte con Pica, le presti i tuoi top e poi ti lamenti perché li usa lei, a te che le somigli abbastanza perché a scuola spesso la chiamino Ovetta al posto di Pica e questo la rende tanto infastidita quanto orgogliosa. A te che sei il suo modello e si intrufola nelle serate con le tue amiche.

A te che ci sono proprio dei giorni no, in cui qualsiasi sciocchezza è proprio contro di te, crudelmente avversa, precisamente ostile, a te che in quei giorni ci ricordiamo essere un’adolescente e che in quest’età ci sono momenti così in cui bisogna solo aspettare che passino. 

A te che sai cogliere ogni scricchiolio e ogni palpito, che ascolti di nascosto e mediti in silenzio, a te che sei accomodante e cerchi sempre la soluzione giusta per tutti a volte mettendoti in terzo o quarto piano. A te che è importante che tutti stiano bene, che nessuno soffra. A te che ti commuovi per le storie, per i film, per i libri, a te che piangi per aver letto “Le pagine delle nostra vita” e vivi con intensità i racconti delle vite difficili di amici così come di sconosciuti.


A te che sei ancora in difficoltà di fronte alle scelte, quelle di tutti i giorni, le più banali, perché l’arte della decisione è ancora una pratica da consolidare. A te che, ogni tanto, rinunci a combattere e non sai riconoscere i tuoi superpoteri, e mamma e papà vorrebbero poterteli mostrare così come li vedono loro, ma è giusto che tu li scopra da sola e allora fanno un passo indietro e ti aspettano. 

A te che sei un’amica e una confidente del Monno e con uno sguardo vi parlate senza che il mondo esterno capisca, e sapete ridere uno dell’altra con leggerezza cogliendo i vostri punti forti e deboli. A te che con lui discuti di allenamenti di atletica e borbotti sempre quando l’allenatore ti manda il programma della settimana. A te che è importante sapere se domani papà Ovo mangia a casa a pranzo, se Pica è a scuola, a che ora rientra mamma Ova, quando il Monno prende l’autobus, perché “… così mi organizzo”.

A te che partirai per un semestre negli Stati Uniti e sei felice ed elettrizzata, a te che la tua migliore amica partirà invece per il Giappone e salutarsi alla fine di agosto sarà difficile e all’aeroporto piangerete tutte. A te che sei fiera della tua coraggiosa scelta e che ci mancherai ma siamo molto orgogliosi di te e sicuri che sarà un’esperienza unica. 

A te che sei dotata di modi delicati e di un’attenzione accogliente, che aspetti sempre chi resta indietro. A te che sai essere spigolosa e sorridente insieme, a te che capisci dove sbagli, a te che per uscire una sera con le amiche ci sono sempre almeno 4 versioni diverse del programma serale, a te che ami le sfide ma ne hai anche paura, che sei aggrovigliata e pensosa.  A te che ci hai insegnato, e continui a farlo, il magnifico e difficilissimo mestiere di genitore, a te che hai una luce luminosa.

Si, proprio a te, buon 17simo compleanno Ovetta!

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