Pellegrinaggio

Papà! Devi mettermi a posto l’orologio perché è importantissimo, fondamentale, urgentissimo…
Ok
… Papà! Non hai capito… va fatto ora!!!
Ok… ok…
Seguono una decina di minuti in cui papà Ovo, coadiuvato dall’Ovetta sistema l’orologio… o forse sarebbe stato meglio dire che l’Ovetta dietro supplica di papà Ovo….

Mamma! Devi assolutamente controllarmi questa lista di cose da portare perché è importantissimo, fondamentale, urgentissimo…
Ok
… Mamma! Non hai capito… va fatto ora!!!
Ok… Ok…
Seguono nell’ordine: 
a) una decina di minuti di depennamento di cose da portare da parte di mamma Ova;
b) una lenta e stressante trattativa con parziale reinserimento degli oggetti precedentemente depennati;
c) una serratissima chat con le amiche per controllare che i fondamentali abbiano passato il taglio mammesco (dove per fondamentali non si intende qualche cosa tipo mutande e/o spazzolino ma carte da gioco e amenità varie).

Pica, mi sembri un po’ trafelata…
… ci sono… ci sono… ho finito tutto ora…. comunque, sono calma… state tranquilli… (noi???!!!)… HO DETTO CHE SONO A POSTO…. Monno, tu non mi dare fastidio che non è il momento (a dire il vero il Monno non è in casa in questo momento)… Fatemi finire… 

Questa era la situazione in casa Ovetti giovedì sera con Pica lievemente sopra le righe, il Monno che (giustamente) era fuori casa e il resto della famiglia agli ordini della cucciola in procinto, il giorno seguente, di partire per Assisi con l’oratorio e amichette varie.

Venerdì subito dopo un frugale pasto, papà Ovo accompagnava la cucciola (sempre piuttosto su di giri) al punto di partenza: grandi abbracci tra tutti, solita raccomandazione di papà Ovo al Don nel senso che se, per caso, decidesse di prolungare la visita culturale e rientrare invece che dopo due giorni diciamo… dopo 4 mesi… non troverebbe resistenza alcuna…. E via! Pica con un sorriso da millemillanta denti è partita in direzione centro Italia.

Le foto arrivate – con parsimonia – sul canale Telegram (dico Telegram, mah!) dell’oratorio mostrano Pica sorridente e in grande forma, insieme a una ventina di altri ragazzini della sua età. 

Così gli Ovetti, stasera tardi, per quanto stanchi dopo un week-end di gare comprensive anche di festa dello sport nell’Ovo-city, si preparano ad un lungo racconto animato e pieno di vita di questi tre giorni, come solo Pica sa fare.

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