Papà Ovo rimembra che, da qualche anno, al ritorno dalle ferie, dopo l’inizio delle scuole, ma prima che arrivi il gelo padano, ha sempre portato i vari Ovetti ad un paio di sporadiche gare autunnali.
A dire il vero sono sempre state le gare meno “cool” dell’anno.
I ragazzi non le hanno mai amate un po’ perché su strada, un po’ per la scarsa partecipazione, un po’ perché avendo appena ricominciato la preparazione risultavano faticosissime.
I genitori invece le amavano ancora meno ed il motivo era presto detto: spesso venivano associate a giornate uggiose dove il cielo grigio lombardo dava il peggio di sè, vi era si, a dire il vero, ancora il vago ricordo delle vacanze e questo nei fatti strideva ancora di più con il grigiume vario.
Poi, se la gara andava per le lunghe, arrivava il freddo che penetrava piano piano nei vetusti in piedi sulle strade di qualche paesotto brianzolo e il tutto finiva con l’oscurità che arrivava alla fine del pomeriggio: insomma un quadro poco invitante… se andava bene; se andava male … pioveva.
Unica consolazione ogni tanto il gruppo di Alpini locali con caldarroste e vin Brulè.
Oggi papà Ovo ha accompagnato Pica ad una di queste gare:
- ha cercato parcheggio in una delle vie laterali cercando, se possibile, un posto all’ombra,
- ha cercato un luogo dove mangiare qualche cosa visto che aveva saltato il pranzo e tra hamburgeria, gelateria, bar, piadineria ha optato per un cono gelato;
- ha mangiato il suddetto cono a ritmo sostenuto onde evitare che lo stesso si sciogliesse;
- ha invidiato a bordo strada i genitori che, più scaltri, si erano messi i pantaloncini corti;
- ha tifato i vari atleti lungo il percorso aiutando poi la distribuzione delle bottigliette d’acqua alla fine della gara onde evitare che i suddetti corridori sublimassero;
- ha acceso l’aria condizionata al rientro in macchina notando che la temperatura esterna era di 29°C!
Essendo di arguzia fuori dalla norma è arrivato alla conclusione che… qualcosa è cambiato.