Щасливого Різдва

Natale, ore 23.31

“Tre… due…. Uno…” e un soffio tutti insieme spegne la candela che ogni anno viene posta al centro della tavola il giorno di Natale.

Travolti, come al solito, da un dicembre che spreme le energie a tutti, anche quest’anno la magia del Natale è stata quella di arrivare in fondo sani e salvi… ma anche contenti e sorridenti.

Quest’anno abbiamo ritrovate tradizioni perse non certo per colpa nostra come lo stare insieme tutti insieme (visto che gli ultimi due anni per covid vari non si era potuto) e anche malgrado più di qualcuno sia lì lì per cedere sotto i colpi di tosse, raffreddore o febbre (ma almeno per ora teniamo botta).

Quest’anno abbiamo anche iniziato nuove tradizioni (o così papà Ovo teme) quando il Monno e l’Ovetta hanno deciso che avrebbero partecipato alla messa degli adolescenti.
“Bravi”… “Comincia alle 23,30”… “AH… però… beh comunque bravi”… e finisce all’1.00. Ci vieni poi a prendere? ”….”AH…eh….cioè….che dire… bravi…”

Quest’anno abbiamo anche mischiato i nostri regali a quelli di mamma T. e Ovetto A. che sono venuti a messa con noi (“Perché tanto Dio è in ogni chiesa e non guarda a queste cose”) e hanno scartato i regali con noi anche se il loro Natale sarà il 7 gennaio e per l’occasione voleranno dal papà con tanti dubbi e timori.

Ma poi, in mezzo, come al solito, ci sono stati i sorrisi di Pica e la sua super-allegria, i giochi complicati del Monno, la felicità composta dell’Ovetta, la contentezza dei Nonni, la pantagruelica mangiata dello zio A. (che ha promesso dieta ferrea a sé stesso dall’anno prossimo) e la soddisfazione di mamma e papà Ovo che anche per quest’anno ce l’hanno fatta e ora si abbandonano ad un giusto sonno (nemmeno troppo lungo perché domani ci si alza presto ma questa è un’altra storia)….

… che poi, … Natale è proprio tutto questo.

Buon Natale dalla famiglia Ovetti.

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