Espatrio difficoltoso

Domenica mattina… 9.00
Allora… facciamo il punto della situazione.
Ieri mi sono sciroppato ovettotown-valled’aosta-ovettotown per la bellezza di 5 ore di macchina.
Ma il tutto è servito per riportare a casa l’Ovetta ed il Monno.
Poi seratina con gelato e questa mattina ho appena portato l’Ovetta, la sua amica C. e il papà dell’amica C. in aeroporto visto che le due ragazze sono attese dallo zio A. in quel di Londra per una settimana di English school oh yeah! (il papà dell’amica C. invece riprende l’aereo e rientra in madrepatria nel primo pomeriggio).
Tra poco porto la nostra Pica al Bus che l’aspetta visto che per la prima volta andrà tutta sola una settimana in campeggio con le amiche (approposito un po’ di fifa ce l’abbiamo) e poi mi regalo una partita a Padel.
Nel pomeriggio mi godo il GP con il Monno e direi che sono a posto: ottimo piano!

Domenica mattina…9.01
DRIIINNN… DRIIIINNN…

In meno di sessanta secondi il papà dell’amica C. rendeva noto che per far espatriare una tredicenne non basta l’accompagnatore, nemmeno dietro delega di un genitore e nemmeno dietro delega di entrambe i genitori; nossignore.

Di seguito:
papà Ovo si è scapicollato a linate per intercedere (seguiranno a breve le multe che avrà preso in tangenziale),
a seguire ha cercato con successo di intercedere presso il poliziotto di frontiera in aeroporto,
a seguire ha cercato di intercedere presso il responsabile del poliziotto di frontiera in aeroporto… senza successo,
a seguire è rientrato a Monza, si è recato sul campo di Padel, ha trovato un tizio che aveva appena finito la partita e gli ha regalato il suo posto nella partita seguente,
a seguire si è recato in questura per cercare apposito modulo che ovviamente sarà disponibile (forse) in orario d’ufficio da domani,
a seguire è rientrato a casa dove nel frattempo tutto il resto della famiglia era alla disperata ricerca di un piano voli alternativo.

Nel frattempo:
l’amica C. e suo papà partivano e lo zio A. veniva avvisato che in aeroporto sarebbe giunta solo un’adolescente, non due… e peraltro quella che arrivava non era nemmeno sua nipote che, forse, sarebbe giunta poscia.
Il papà dell’amica C. riusciva a consegnare il pacco, pardon la figlia, allo zio A., si reimbarcava ripartendo con mezz’ora di ritardo e atterrava a malpensa dove scopriva uno sciopero dei treni che lo costringeva a salire su un carro bestiame per Milano dove veniva raccattato da sua moglie riuscendo a giungere a casa circa 12 ore dopo la partenza… un filo stremato.

Cionondimeno:
a peso d’oro gli Ovetti riescono a trovare dei biglietti di andata nel tardo pomeriggio da Orio al Serio (per l’appiedata Ovetta e a questo punto anche per sua madre) con ritorno la mattina seguente per la sola mamma Ova.
Alle ore 18.00 papà ovo lasciava le due in aeroporto dove il volo partiva con sole due ore di ritardo alle ore 22.00

In compenso:
Pica, già in tutto questo macello ci siamo dimenticati di lei (!) è partita e si trova attualmente con il campeggio dell’oratorio, ha già dato notizie di se ed è felice e sorridente; peccato si sia dimenticata a casa gli occhiali !!!
Il Monno, che ha vissuto tutto il marasma, è riuscito a vedersi il GP con suo papà nelle uniche due ore di tranquillità odierna.

Ricapitolando:
Pica è sui monti in campeggio, il Monno e papà sono a casa, il papà dell’amica C. è riuscito a rientrare a casa, lo zio A. e l’amica C. (peraltro abbastanza sconosciuti tra loro) si sono fatti una giornata a Londra intrattenendosi non si sa bene con quali argomenti e al momento dovrebbero essere su una macchina a noleggio in direzione di Stansted, ed infine mamma Ova e Ovetta sono in volo in direzione Stansted.

Si… credo di aver detto tutto giusto… ma non ne sono sicuro sicuro…

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