Una sera in settimana,… a cena…“Papà oggi ho fatto un’equazione di secondo grado.”
“??????…. emm… scusa?”
“Oggi mi hanno fatto fare un’equazione di secondo grado, ma ci sono riuscito.”
“Calma,… Monno tu sei in quinta elementare; ora, non ricordo precisamente quando si fanno le equazioni di secondo grado ma è sicuramente al liceo. Per caso te la ricordi?”
“Si certo. La prima espressione era x+5y =36 mentre la seconda espressione era 2y=8.
Vedi? Ci sono due espressioni e ci sono anche la x e la y quindi era un’espressione di secondo grado; te l’ho detto.”
“Ah! Ok! Beh… più o meno. Dunque vediamo Monno…. sono due equazioni, ci sono x e y, però diciamo che è un’espressione un po’ facilitata. Il grado di un’equazione è un’altra cosa. Però hai svolto un sistema lineare … eh! Sia chiaro: è difficilissimo per un bimbo di quinta, quindi bravissimo!”
…
…
“Monno.”
“Sì papà.”
“Mi sfugge un particolare.”
“Dimmi.”
“Chi te l’ha fatta fare?”
“Il maestro di sostegno dell’Ovetto C.”
“E quanto tempo hai impiegato a risolverlo?”
“Tanto…. Diciamo…. 10 minuti”
“Capisco. E scusa, mentre tu facevi questi conti gli altri tuoi compagni che facevano?”
“Il compito in classe.”
“??? E tu perché non l’hai fatto?”
“Certo che l’ho fatto! Però avevo finito e mi stavo annoiando.”
“Ah. E quanto tempo aveva dato la maestra per fare il compito?”
“Due ore.”
“DUE ORE? Dillo a tua madre che nemmeno all’università si da’ due ore per l’esame di analisi 1!”
“Sì ma io dopo quaranta minuti l’avevo finito e cominciavo ad annoiarmi.”
“Ah… beh… effettivamente… e per i tuoi compagni come è andata?”
“Insomma…”
“Oh Signur”
“Diciamo che, dopo una leggera aggiuntina, la maestra ha ritirato il compito a tutti e ha fatto i complimenti all’Ovetta D. perché almeno l’aveva finito.”
“Leggera aggiuntina???”
“Sì ha ritirato dopo due ore e mezza.”
“Centocinquanta minuti per un compito di quinta elementare??????”
“Sì ma alcuni hanno abbandonato … non ce la potevano fare.”
…
“Papà”
“Dimmi.”
“Magari settimana prossima se facciamo un altro compito in classe mi fanno fare un’equazione di “terzo” grado!”
Terzo grado