Un coraggio da cani

Gli Ovetti sono nel bel mezzo della loro vacanza.

La due giorni di festeggiamenti è stata brillantemente superata.

Il Natale è stato vissuto seguendo tutte le tradizioni una per una. La sveglia repentina seguita da velocissima colazione ha lasciato il posto allo scartamento dei regali anche quest’anno abbondanti.
Da notare soprattutto la letterina che Babbo Natale ha lasciato a Pica “Guarda! E’ proprio per me! C’è il mio nome!!!”, l’arrivo di una sveglia “sua personale” tanto desiderata da Pica e il regalo che lo stesso pancione di rosso vestito ha portato a papà Ovo: l’ultima avventura di Asterix di cui gli Ovetti vanno matti ma che si erano tutti e tre colpevolmente dimenticati di chiedere nelle rispettive letterine.

Passati quindi allo scartamento regali dagli Ucas 1 e successivamente dagli Ucas 2, l’intera famiglia si fiondava nuovamente a casa dove di lì a poco sarebbero cominciati i bagordi gastronomici terminati varie ore dopo. Nel pomeriggio, un gioco in scatola univa grandi e piccoli in risate e divertenti scenette. E quando, a sera, mamma e papà abbozzavano e cercavano di accasciarsi sul divano, i nanetti chiedevano cosa si poteva mangiare per cena.

Il giorno successivo invece tradizionale trasferta parentale in quel di Parma dove, sorpresa sorpresa, i nostri eroi hanno passato altre varie ore con le gambe sotto un tavolo.

Ma qui a farla da padrona la sorpresa delle sorprese: Pica ha familiarizzato con il cane di casa!
La cagnolina, una veterana della seconda guerra mondiale o giù di lì,  è nota per avere un carattere… beh… più per la mancanza di carattere, il che ha permesso alla cucciola di vincere le sue ataviche paure e, verso la fine della giornata, addirittura di darle un bacio!
Commozione tra gli ovo genitori.

Sono seguiti due giorni di dieta stretta. Quindi, oggi, mentre mamma Ova sistemava prima le valigie e poi casa e mentre gli Ovetti giocavano con i loro regali, papà Ovo compiva il miracolo di far stare le valigie (con gli ingombranti indumenti invernali per 5 persone), gli sci (per 4 persone… mamma Ova bigia), gli scarponi, le racchette, i caschetti, le cibarie, il forno a microonde e la miracolosa sveglia, tutto questo nel retro di una macchina!

Poi via, verso la montagna dove in serata, come tradizione, i nostri eroi sono arrivati per trovare una casa ghiacciata e si sono fiondati a letto alle 21.30, abbracciati ad una boulle dell’acqua calda, per cercare un minimo di tepore, da dove stanno digitando questo striminzito post sperando di riuscire a mandarlo in internet…

Da domani si scia, Pica ha già puntato la sua sveglia… Ma questa è un’altra storia!

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