Figaro qui…. Figaro la

Mercoledì di questa settimana, l’Ovetta, insieme ai suoi compagni di classe, si è recata al teatro degli Arcimboldi per assistere al “Barbiere di Siviglia” (edizione “per e con” bambini).
Ovviamente per godere appieno dell’opera Rossiniana, negli scorsi mesi alla cucciola sono state instillate le più famose Arie della stessa e per casa Ovetti ultimamente si danzava e si canticchiavano le “hit” dell’Opera in questione.
Il Monno, per non esser da meno, ha deciso anch’esso di impararle (non si sa mai… vedi poi che mi debba recare in un esclusivo circolo Scaligero senza esserne all’altezza), mentre Pica guardava con grande interrogativi i suoi buffi fratelli diventati canterini.
Ovviamente gran tripudio al ritorno dell’Ovetta ed un po’ di sana invidia da parte dei minori.

Ieri invece con un gran colpo di teatro ecco il Bis… ma in versione più Ovettese.
Alla replica della stessa Opera (sempre in edizione “per e con” bambini) si recavano Pica, il Monno, l’Ovetta, nonno Motore e nonna Patriottica.
Il Monno, per l’occasione, ripeteva le arie a gran voce onde esser sicuro di saperle tutte per davvero.
Pica, constatato che questa volta la rappresentazione la coinvolgeva in prima persona, era un poco più titubante dinnanzi alla grande eccitazione presente.
L’Ovetta, da “addicted” ai Teatri Milanesi, si offriva per spiegare tutto ai suoi piccoli fratelli.

Il gruppo, stante nonno Motore alla guida e quindi necessitando di partire con un certo anticipo (più l’anticipo dell’anticipo in aggiunta all’anticipo dell’anticipo dell’anticipo), partiva alle ore 17,30.

Da quel momento in poi dei cuccioli si sono perse le tracce.
Si narra che gli stessi si siano fermati a cena in una pizzeria poco lontana dal teatro (trovando peraltro amici che avrebbero di lì a poco assistito alla stessa rappresentazione)
Si narra che che a teatro si siano comportati egregiamente.
Si narra che l’Ovetta, dall’alto della sua esperienza, abbia incredibilmente notato che  “gli attori erano gli stessi dell’altra volta e anche dell’anno scorso anche se l’Opera era diversa!!!”… sì cucciola,… era la stessa compagnia teatrale.
Si narra che il Monno non ha perso una battuta, ha cantato a squarciagola per non esser da meno degli altri e ha osservato “tutti i papà intorno che ogni tanto, secondo me, dormivano”.
Si narra che Pica ha riso come una pazza al “Gong” e anche quando le luci si accendevano… poi però avevano il vizio di spegnersi e nel dubbio si andava ad accucciare sulle gambe di nonna… non perché avesse paura, nossignore… però non si sa mai.

Poi, nel pieno della notte (vero le 23,15) i tre supereccitati pargoli sono rientrati cantando di Figaro e Rosina, si sono spogliati cantando di Figaro e Rosina, si sono lavati i denti cantando di Figaro e Rosina e sono crollati a letto cantando di…. no…. Lì stavano già dormendo.

E mamma Ova e papà Ovo?

Si narra che i due si siano concessi il lusso di una doccia senza che nessuno entrasse in bagno al grido di “mi scappa la cacca, poi mi pulisci il culetto?”
Si narra che poi siano usciti ed incuranti della pioggia siano andati a vedere i progressi di “500” in cantiere.
Si narra che non siano rientrati in casa, nossignore, ma siano andati in ristorantino per una cena etnica (senza prenotazione anche se di sabato… tanto siamo solo in due).
Si narra che al rientro, con calma, si siano fatti un the e si siano guardati il finale di un talent registrato chissà quando.

Oh yeah!

Ah! Dimenticavo: si narra che papà Ovo stia comprando ai cuccioli un abbonamento per l’intera stagione teatrale 2017/2018 !

 

Nota a margine… 

Domani, 8 maggio di trentacinque anni fa, volava in aria, per l’ultima volta, un’icona.
Chi c’era allora, chi guardava le gare di automobilismo, chi era un ragazzino davanti alla tv negli anni 70 e nei primi anni 80, non vide più nulla di simile dopo di allora.
Juan Manuel Fangio di lui disse: “Era il più gran bastardo contro cui si potesse correre, ma era anche assolutamente leale”.
Enzo Ferrari, non proprio l’ultimo arrivato e soprattutto non proprio un personaggio solito ad esternare i propri sentimenti, di lui invece diceva che “mi ricordava Tazio Nuvolari,… gli volevo bene”
Io Nuvolari non lo vidi; ma vidi lui.

Gilles.

This Post Has 2 Comments

  1. Belli gli ovetti all’opera!!!
    E impagabile la doccia in solitaria!
    Per non parlare di quando si cena e si riesce a fare un discorso a due, dall’inizio alla fine, senza essere interrotti una marea di volte.
    La dimensione di coppia: questa sconosciuta!

  2. Sto ancora sognando con l’immagine della lunga doccia tranquilla davanti agli occhi…

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