Sette e trentasette

Le vacanze natalizie sono alle spalle.
Da domani ci si ri-tuffa nella quotidianità.
Qui però un breve riassunto di come gli Ovetti hanno vissuto questi giorni di festa.

L’Ovetta
Dopo esser partita con il classico pianto della disperazione “Ueee….. non vedrò le mie maestre per tantissimo tempo !!!! Come farò! Ueeeeee!!!”, l’Ovetta si è immediatamente trovata a suo agio nel relegare i compiti a poche e selezionate ore della giornata.
Le sue punte di gioia si sono toccate nella due giorni sciistica dove ha potuto fregiarsi del titolo di “figlia unica” e per di più in compagnia di amichette varie.
Vive un felice e sereno Natale (“ma Babbo Natale non mi ha portato il regalo più atteso!… Speravo tanto nel microscopio…”) e piano piano prende confidenza con la TV grazie alla Wii di cui non solo non ha paura ma a cui tiene “il giusto”. (trionfo!)
Festeggia la notte di capodanno “da grande” (“sì, io sto alzata sicuramente… sono grande io”) e piano piano riesce anche a dormire fino alle nove !!! (con immensa gioia degli Ovo genitori).
Tra gli eventi mondani, spicca l’Ovetta-snob che prende l’aperitivo al “Piccolo” di Milano in un caldissimo pomeriggio dopo una visita al castello Sforzesco, l’Ovetta-culturale che visita la mostra dell’uomo primitivo (come suggerito dalle maestre) e l’Ovetta-ultrà che assiste ad una partita di basket al Forum di Assago.
Sul finire e con una carrambata stratosferica, ecco che la Befana le porta l’agognato microscopio ottenendo un sorriso da parte a parte, anche solo dopo aver visto con il mirabile strumento come è fatta la buccia di una cipolla.

Il Monno
Dopo aver sbrigato i compiti delle vacanze in circa 2 ore (“Mamma, onestamente sono facili”), passa il resto del tempo dedicato alle vacanze a colorare (attività odiata dall’eroe e quindi portata avanti con risultati mediamente pessimi).
La sua punta di eccitazione coincide con la presenza in Italia dello zio A., idolo indiscusso del piccolo; sopperisce alla partenza dello zio con interminabili partite a bowling vissute, sempre e comunque, come se fosse la partita della vita.
Ha una due giorni di jella totale in cui un attacco di diarrea gli impedisce la due giorni sciistica. E poi, leggendo uno dei vari libretti appena ricevuto per Natale, scoppia in un pianto inconsolabile alla scoperta che la storia nient’altro era che la storia di una famiglia che in cui papà e mamma divorziavano (!?!). Papà Ovo ha già chiamato i suoi avvocati per far causa a chi ha regalato tale storia al cucciolo.
Gran mangiatore di qualsiasi cosa passi a tiro, e di conseguenza vista la non perfettissima forma fisica di cui sopra, viene posto a dieta forzata (No! Il panettone al cioccolato no! No, il latte al mattino no! No! Il maxikinder no!) con grandissimo sacrificio; conclude le vacanze con la prima uscita del “Crosspertutti” (si veda qui) dove esordisce con un brillantissimo secondo posto in una gelida mattinata di gennaio.

Pica
Reduce dalla sua eccellente performance teatrale, scemata la tensione, la cucciola cade malata immediatamente all’inizio delle vacanze ma, stante l’assenza totale di neve e quindi l’impossibilià per la famiglia Ovetti di trasferirsi in montagna, decide che è inutile rimaner malata, e quindi guarisce immediatamente.
Dopo aver festeggiato brillantemente il Natale con tanto di canzoncine cantate ai Nonni, si butta nella baraonda del parentado senza alcuna paura (incredibile!) e spalleggiata dai fidati fratelli maggiori, assume un’autonomia invidiabile.
Ogni tanto accorre in soccorso del Monno colorando i compiti del fratello in preda a sconforto (con risultati peraltro eccellenti se confrontati a quelli del Monno), ogni tanto accorre in soccorso dei genitori e decide di passare l’aspirapolvere in casa (peccato sia più grande di lei), ogni tanto si getta nello svago più sfrenato sfidando l’intera famiglia ad una partita di bowling o golf;… ma rimane imbattibile vederla giocare a basket.
Si trascina fino a poco dopo la mezzanotte per brindare all’anno nuovo con “qualche piccola difficoltà”.
Il regalo più gradito arriva alla fine quando le viene consegnata la casetta degli omini playmobil dalla quale negli ultimi due giorni non si è più staccata.

Poi, quando domattina la sveglia suonerà alle 7,37 sarà tutta un’altra musica….

(Pica aiutante)

This Post Has 2 Comments

  1. Buon anno a tutti voi!!! Qui invece nessuna difficoltà a raggiungere la mezzanotte per i due grandi…ma aiutati moltissimo dagli Aristogatti e Aladin che quasi non ci fanno vedere il countdown!!!!

  2. La domanda sorge spontanea: perchè proprio 7 e 37?? Chiese la mamma curiosa con la sveglia puntata alle 6 e 18.
    Buona ripresa!!

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