Spiccicalo

Martedì mattina

… le luci si accendono piano piano in camera dei bimbi… Pica si gira nel letto e continua a dormire, sua sorella si alza dal letto, apre un occhio (il secondo non serve) e si dirige in bagno per far pipì prima di avanzare a passi incerti verso la cucina per colazione.
Poco dopo, ampiamente sollecitato, si alza anche il Monno che, ad occhi chiusi (a lui non ne serve nemmeno uno), si dirige in bagno e poco dopo… “MAMMA!!!”
La situazione che si presentava alla genitrice è la seguente: bimbo in piedi davanti al water occhi spalancati e un po’ (tanta) di pipì in giro.
Segue mega sgridata generale tanto per cominciare bene la giornata.

Martedì pomeriggio
Mamma e papà Ovo si recano alla scuola degli Ovetti per il primo colloquio con le maestre del Monno.
Sintetizzando possiamo dire che il Monno è un bravo bimbo, si comporta bene, rispetta gli altri, alza sempre la mano per dir la sua, fa le moltiplicazioni, le divisioni, le somme e le sottrazioni con i decimali, legge e scrive regolarmente…. forse effettivamente non tutto sarebbe richiesto ad un bimbo di prima elementare.
Dall’altra parte non disegna benissimo, colora da far schifo, ogni tanto si fa trascinare in giochi non esattamente tranquilli e… “Sta seduto male, vero?”, chiede papà Ovo; “Nè più nè meno di tutti i bimbi di quell’età” replica la maestra.

Martedì sera.
“Monno, vieni che ti diciamo una cosa”
“Mamma, anche io ho una cosa da dirti”
???
“Ho capito perché ho fatto la pipì fuori”
“Ah. Perché?”
“Adesso ti spiego. Vedi, quando mi sveglio e vado in bagno io sono sveglio ma il pipino no.
Lui è tutto appiccicato e se faccio la pipì questa va tutta in giro allora io devo spiccicare il pipino e allora non faccio la pipì in giro ma oggi mi sono dimenticato di spiccicarlo”.
“Ah! Ho capito (e riesco anche a non ridere); allora da domani ricordati di spiccicarlo.”
“Va bene mamma, ma cosa hanno detto le maestre?”
“Giusto! Allora, hanno detto che sei un bravo bimbo, che fai un sacco di cose bene e sono molto contente”
Il Monno gongola.
“Ma hanno anche detto qualche cosa dove tu puoi migliorare” aggiunge papà.
“Non devi correre e fare giochi pericolosi nell’intervallo, devi colorare e disegnare meglio con “cura e precisione” e (anche se in realtà non l’hanno detto) devi sederti meglio.”

“Allora ci penso io al sederino.”
???
“Scusa?”
“Mi impegno di più a mettere il sederino meglio sulla sedia; adesso posso andare a giocare?”
“Ma, veramente dovresti fare tutte queste c….” PROOOOTTTT…. “Monno!”
“E’ stato il sederino papà! Adesso posso andare a giocare?”

laggiù non tutto è proprio sotto controllo.

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