Cercando la neve

Che queste vacanze avessero un non so che di novità, papà Ovo l’aveva capito a metà dicembre… ma non osava crederci.
Per un banale ma efficacissimo sillogismo storico negli scorsi tre anni erano sempre veri i seguenti assunti:

  • c’è neve… quindi potremmo andare a sciare;
  • ci sono le vacanze… quindi potremmo andare a sciare;
  • ERGO qualcuno si deve ammalare così non riusciamo ad andare a sciare.

Quest’anno, causa la mancanza del punto uno che faceva già cadere la possibilità finale di svolazzare sulla neve, gli Ovo genitori hanno cominciato a cullare la speranza di una vacanza senza malattie.

Poi la scuola è finita.
E il giorno dopo, Pica si ammalava gettando gli Ovo genitori nello sconforto.
Invece Pica aveva appena inventato la “Flash fever” (dicesi Flash fever una febbre sine sintomi con punte di 39°C che portano il cucciolo allo stato semicomatoso per 24 -36 ore, salvo poi sparire senza colpo ferire).
Scomparsa la Flash Fever (o FF per gli amici), gli Ovo matusa tornavano a sperare.

Poi è arrivata la vigilia di Natale.
E Pica si è ammalata di nuovo.
Papà Ovo ha cominciato ad imprecare lenendo i suoi dispiaceri a suon di fette di panettoni al cioccolato, salvo poi scoprire che si trattava di un secondo attacco di FF.

Poi è arrivato San Silvestro.
Mamma Ova ha cominciato a comprare cibarie per il cenone di San Silvestro e papà Ovo ancora non ci credeva.
Pica ha fatto il riposino per essere in forma smagliante per la nottata e papà Ovo ancora non ci credeva.
L’Ovetta ha cominciato a saltare come una matta eccitatissima all’idea e papà Ovo ancora non ci credeva.
Il Monno ha cominciato a teorizzare sul fatto che, se fosse arrivato sveglio a mezzanotte, lui sarebbe stato già nel 2016 mentre lo zio A., in quel di Londra, sarebbe rimasto ancora nel 2015 e papà Ovo ancora non ci credeva.
E invece l’intera Ovetti family si presentava all’appuntamento di mezzanotte vispa, felice e sana.
L’Ovetta ha giocato, ballato, assistito ai fuochi d’artificio e si è divertita come una matta, lei ormai grande per poter stare sveglia così tanto.
Il Monno ha copiato sua sorella, salvo concedersi ogni tanto delle piccole pause quando proprio si rendeva conto che avrebbe potuto cedere al sonno (cosa inaccettabile per la propria autostima). A metà serata papà Ovo chiedeva: “Monno sei stanco?” “Papà: mi sento stanco il giusto per arrivare a mezzanotte”.
La risposta non lasciava dubbi.
Pica, complice il pisolino di cui sopra e la costante presenza di cibo in tavola, riusciva brillantemente a salutare il nuovo anno: salatini, pizzette, panettone gastronomico, lenticchie, torta salata, polpettone, dolcetti al cioccolato e pandoro li smaltirà nel 2016 con calma.

Insomma: il 2016 è iniziato e gli Ovetti hanno pensato di osare ancora di più.
Venerdì, fatti armi e bagagli, l’intera famiglia è partita per una tre giorni montana.
Papà Ovo aveva un accenno di raffreddore, ma nè di lui nè del resto della famiglia se ne sa più nulla stante la località montana non raggiunta da alcuna connessione internet.
L’Ovetta e il Monno avranno sciato? Pica avrà ritrovato il suo amico del cuore Bobo (il Bob)? Mamma Ova sarà sopravvissuta al freddo? Papà Ovo si sarà ammalato … almeno lui?
Tornano tutti martedì…

…per il momento Buon Anno dagli Ovetti.

Buonefeste

This Post Has 3 Comments

  1. Complimenti e buone vacanze!!!!

  2. Buon anno Ovetti Family!!!
    E buona neve…che forse adesso ha deciso di farsi vedere….forse….poca…..

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