OH-OH-OH-OH !

Nella notte tra il 30 novembre ed il 1° dicembre, come ogni anno a casa Ovetti, si è materializzato il calendario dell’avvento.
Il siffatto calendario consiste in un bellissimo Babbo Natale (che per noi di casa è semplicemente “Babbo”) completo di 25 cassettini ove ogni sera i cuccioli, a seconda che si sia stati bravi o meno, scoprono un cioccolatino per uno (cioccolatino preso da un pacchetto di M&M che solitamente papà Ovo si scapicolla a comprare la sera del 30 novembre…. quest’anno siamo arrivati lunghi e quindi l’ha preso mamma Ovo la mattina del 1°).
Detta mattina quindi grande stupore e gioia. Ma soprattutto ogni sera, dopo cena e prima di lavarsi i denti, un sonoro “OH-OH-OH-OH !!!” fa accorrere i piccoli per l’agognato cioccolatino.

La scena è sempre la stessa: la prima ad arrivare è l’Ovetta, segue a ruota il Monno, terza e buon ultima Pica che però sgomita fino ad arrivare in pole position e guarda i fratelli in attesa sul da farsi:
“Oggi è il giorno 1” dice il Monno (l’esperto di calendario/orario/meterologia)
“Il numero 1 è questo” dice l’Ovetta (l’esperta frequentante la prima elementare) indicando il cassettino giusto.
“…” dice Pica afferrando il cassettino, tuffandoci la faccia dentro, ingurgitando il primo cioccolatino e distribuendo dopo, con molta più calma ora che la sua gola è stata soddisfatta, i cioccolatini rimanenti ai fratelli in attesa.
E via a salutare “Babbo” con grandi sorrisoni a guisa di ringraziamento (e anche per metterci una buona impressione per la sera successiva, non si sa mai) fino alla sera del 24.

Ma quest’anno…

Lunedi mattina 1° dicembre; a colazione.
“Mamma, ma Babbo Natale come fa ad entrare di notte?” chiede il Monno
“Non saprei, voi che dite?”
“Io lo so! E’ magico!” spiega il Monno.
“Potrebbe essere.” conferma mamma Ova
“Sì, sì,… deve essere magico.” sentenzia senza ombra di dubbio l’Ovetta.

Stamattina, a casa, presenti solo l’Ovetta e papà Ovo.
“Papà.”
“Dimmi Ovetta.” (la piccola si agita sulla sedia).
“Ho pensato a come fa Babbo ad avere ogni sera i cioccolatini eh….” (la piccola si agita più del solito).
“… ma non avevamo deciso che Babbo era magico?”
“Sì … però…. ho pensato…. che forse ci sono tre possibilità.” (la piccola si alza dalla sedia).
“Dimmi … vediamo…”
“Magari arrivano con l’esselunga a casa tutte le sere” (comincia a torturare un giochino con le dita), “però non credo che Babbo sia capace di aprire la porta per far entrare la spesa.”
“Ah! Capisco.”
“O magari va a comprarli al mercato tutti i giorni” (la bimba comincia a saltellare chiaramente in agitazione e impossibilitata a stare ferma) “però non credo che Babbo Natale vada tutti i giorni al mercato.”
“Già.”
“E allora….emmm…. (si mangia le unghie)…. Tu cosa dici?”
“Ma allora forse davvero Babbo Natale è magico.”
“Emmm…. Ho pensato che forse… (una guerra interna attanaglia la piccola; le mani riprendono a torturare il giochino, lo sguardo corre al Babbo)… però non ti ho mai visto toccarlo…. Non … cioè…”
“Ovetta non capisco, cosa vuoi chiedermi?”
“…”
L’Ovetta si ferma, abbassa gli occhietti, pare che la guerra interiore sia finita e qualcuno l’abbia vinta; allora alza gli occhietti, li punta addosso a papà Ovo con un grande punto di domanda in faccia e facendosi piccola piccola e con una vocina flebile flebile…
“Papà, però mi dici la verità, vero?”
“Certo.”
“Ma davvero davvero?”
“Te lo prometto.”
“I cioccolatini ce li metti tu?”

Da stasera la cucciola sarà complice di mamma Ova e papà Ovo. Grazie alla “minaccia” che per lei non ci saranno mai più cioccolatini siamo sicuri che il segreto resisterà invece per Pica e per il Monno.

This Post Has 4 Comments

  1. È’ il tempo che passa! …. e che offre sempre facce diverse della stessa felice complicità. Un bacio

  2. Sempre sostenuto che le femmine sono più sveglie!!!
    I maschi sono più tontoloni!!!

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