Scarpantibus

Ho visto…

… la macchina degli Ovetti dirigersi una domenica pomeriggio di fine giugno verso un centro commerciale.
… gli Ovetti tutti scoprire con sorpresa prima, e con raccapriccio poi che, a causa di un temporale estivo, l’intera brianza aveva avuto la loro stessa idea manco fossimo al 23 di dicembre.
…tutta la sacra famiglia passare (a stento) davanti a file di vecchietti intenti a provarsi dei sandali sugherosi.
…tutta la sacra famiglia passare poi davanti a file di ragazzine minigonnate e ragazzoni multipalestrati intenti a cercare sugli scaffali le cose più variopinte, multicolori e tamarre che si potessero trovare.
… tutta la sacra famiglia dirigersi quindi là! Sul fondo del locale dove un’insegna sinistra recava la scritta “reparto bimbi” ma tutti leggevano “l’inferno”.

Ho visto allora…
… mamma Ova appoggiare a terra la borsetta, prendere un grosso respiro e sussurrare tra sè e sè: “Cominciamo dal Monno”.
… papà Ovo cominciare a girare senza meta con Pica scusandosi ogni volta che la stessa si faceva strada rifilando grandi pacche sul sedere delle astanti (“No, lo giuro signora… è stata la bambina a tastarle il fondoschiena, adesso mi scusi ma devo andare a scusarmi con la signora davanti… ecco… vede?… L’ha rifatto.”)
… mamma Ova appoggiare due scarpe verdi e bianche i-d-e-n-t-i-c-h-e numero 28 e 29 (tanto per controllare quale misura fosse quella giusta) davanti al Monno.
… il Monno osservare le scarpe e sentenziare “questo mi piace e quella no”. Ma sono uguali!
… Pica innamorarsi di un cappello di tela per cinquantenni agiati che sorseggiano un cocktail in riva al mare in qualche posto sperduto nei caraibi; peccato che la sua testa ci stesse 6 volte e allora giù a piangere disperata.
… l’Ovetta osservare gli altri bimbi far capricci inenarrabili e allora sentenziare a voce alta e chiaramente udibile: “Certo che quel bambino non si comporta per niente bene” (ehm… la scusi sa… è una bambina… ).
… il Monno chiedere un altro paio di scarpe “Perché voglio provarne altre”. Ma ti piacevano quelle verdi???
… Mamma Ova andare a prendere un altro paio, violetto e arancio, e allora il Monno affermare tranquillo “Mi piacciono quelle verdi.”
… Pica osservare un paio di scarpe che s’illuminano quando le calpesti; far loro un sorrisone grandissimo e provare a mettersele in bocca (tempestivo intervento di papà Ovo).

Ho visto poi
… mamma Ova cominciare il secondo round con l’Ovetta, e quasi quasi è andata meglio perché, con solo un paio di tentativi, si è definito che l’acquisto ideale: consisteva in un paio di scarpette bianche tutte bordate di rosa con una scritta ben evidente “BARBIE” in bella vista, adatte per tutte le occasioni, dal picnic alla cena di gran gala.
… genitori tutti sudati che rincorrevano bambini urlanti di scarpa destra vestiti.
… genitori seduti distrutti con una scarpa sinistra in mano maledicendo i centri commerciali.
… papà Ovo sedersi con Pica sulle gambe (tutto bene), toglierle le scarpine (tutto bene), provare a metterle la scarpina destra (male… molto male… la piccola cerca di divincolarsi), riuscire a metterle la scarpina destra (con gran fatica trattenendo la cucciola che cerca di divincolarsi in tutti i modi), provare a metterle la scarpa sinistra (sempre più difficile perché la bimba comincia ad urlare e a provare a gettarsi di testa verso il pavimento pur di non farsi mettere la scarpina), riuscire finalmente a mettere la scarpina sinistra… proprio mentre la bimba ti mostra trionfante che è appena riuscita a togliersi quella destra.

Ho visto molte altre cose…

Quando poi l’intera famiglia è arrivata alla cassa insieme a due pacchetti di scarpe riempite (sì, Pica proprio non ne ha voluto sapere), papà Ovo ha realizzato che malgrado a lui fosse sembrato di esser rimasto nel reparto bimbi di quel negozio di scarpe per un tempo simile all’infinito; ebbene no: papà Ovo aveva visto tutte quelle cose (e molte altre di più) in soli 22 minuti.

…lunghissimi però.