Rilassarsi

Ieri sera, casa Ovetti, ore 20.30

Papà Ovo esce sul terrazzino per sistemare le fioriere e per mettere a posto altre facezie; poi, rientrato, decide che Barcellona – Real Madrid è in fondo una partita che val la pena di vedere (l’ultima vista risale al maggio scorso).
Prima di sedersi sul divano accende il proiettore, cala il telo, mette su il bollitore per il thè di mamma Ova e si apre una coca cola; infine si adagia sul divano.

Mamma Ova, nel frattempo, apre la email, sbriga alcune incombenze lavorative e  prepara le sacche per il nuoto domenicale degli Ovetti; quando ha finito si versa una tazza di thè caldo dal bollitore e si adagia sul divano; anche a lei la partita sta benone.

In tarda serata, quando i due si coricano, spunta anche un capitolo di un libro da leggere, un’ultimo sguardo ad internet per sapere cosa è successo nel mondo ed infine, quando anche l’ultima abajour si spegne, regna il silenzio… anzi, regna il Silenzio con la “S” maiuscola, nessun suono si ode, nemmeno il temporale giornaliero che si abbatte su casa Ovetti ormai da 15 giorni ininterrotti, nulla, nemmeno il tenue fruscio del baby care che monitora lo stato del sonno degli Ovetti al piano di sotto… nulla.

Stamattina mamma Ovo si è svegliata poco dopo le 8.
Si è svegliata naturalmente, quando i raggi di sole entrati dal velux posto sopra il letto sono diventati troppo forti ed il cervello, piano piano, si è rimesso in moto.
A fianco papà Ovo l’ha sentita alzarsi e si è svegliato pure lui.
Insieme hanno fatto la solita colazione, eppur diversa, con calma hanno sistemato casa e con calma sono usciti per andare alla lezione di nuoto domenicale degli Ovetti.

Sembra tutto normale?
Sì, direte voi, ma solo voi che non avete figli.
No, non proprio, direte voi, che invece ne avete.

Ecco, appunto.
L’unica vera novità sta nel fatto che, sulla strada per la piscina, gli Ovo genitori hanno fatto tappa dagli Ucas (i nonni) per raccattare gli Ovetti che hanno dormito in trasferta!

Dopo una settimana passata a “pompare” l’evento…
Dopo tre giorni passati a spiegare agli Ucas con dovizie di particolari la perfetta sequenza di “procedure” che garantiscono un sonno lungo e duraturo…
Dopo una giornata passata a far scegliere all’Ovetta se fosse meglio andare a dormire dai nonni “tu da sola perché sei grande” o “con tuo fratello che se no ha un po’ paura a dormire senza di te”…
Dopo un pomeriggio in cui infine si è optato per “…Monno? Vieni a dolmile dai nonni anche tu?”; che si traduce con “ho una gran voglia di fare questa cosa diversa, eccitante e divertente… ma me la sto facendo addosso e allora se mi accompagni forse alla fine trovo davvero il coraggio”

Ecco, dopo tutte queste cose, alla fine ieri sera gli Ovetti hanno dormito in contumacia e gli Ovo genitori si sono, semplicemente, rilassati.

Stamani, sulla via per la piscina
“Papà?”
“Si?”
“Stasela posso andale a dolmile dagli altli nonni?”
“Stasera no, magari tra qualche giorno; ma dimmi, ti sei divertita?”
“Si, si, ho dolmito quasi benissimo”
“Quasi?”
“Eppelchè lussavano”
“Chi russava? Il nonno? La nonna? L’Ovetto?”


“Lussavano. Il nonno,… la nonna,…. Il Monno… io…tutti.”

Diplomazia allo stato dell’arte.

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