Finale di partita

Casa Ovetti ore 7.59’10’’

A letto, tutto tace, le palpebre si socchiudono, dal piano di sotto non si odono ancora rumori, mugolii, chiamate di aiuto vari.
Regna il silenzio per ora.
Ma in un angolo del tuo cervello si accende improvviso, ed indesiderato, un’idea di pensiero; solo un’idea… all’inizio.
Ma poi pian piano prende corpo e tu sai che sei arrivato a quel punto.

Ci siamo.
Anche quest’anno è arrivato.
Anche quest’anno è arrivato quel momento dell’anno in cui ti rendi conto che mancano solo due settimane a Natale.
Anche quest’anno è arrivato quel momento dell’anno in cui sai che in quelle due settimane ti aspettano:

una visita a Pescara,
una a Roma,
una a Potenza,
una a Salerno,
una a Napoli,
una a Trento,
una a Vicenza… solo per citare quelle già sicure,
una cena dell’ufficio,
forse due…,
il capo svizzero che parcheggia la macchina nel garage di casa tua domenica pomeriggio prossimo (“perché così è sicura!”)
il capo che forse si riprende la macchina il giorno dopo.

A mamma Ova spettano invece:
i saltelli tra le varie università Milanesi (perfettamente disposte ben lontane le une dalle altre),
i saltelli all’università di Como (tanto per uscire dall’ambito Milanese),
i saltelli tra i vari orari di ingresso/uscita dell’asilo dell’Ovetto e della scuola dell’Ovetta,
i saltelli per cucinare la sera ascoltando l’Ovetta che canta canzoni senza senso e senza fine mentre il Monno piange attaccandosi ai pantaloni ed urlando “PAPPA!”,
i saltelli per mettere a letto i cuccioli cercando di non crollare prima di loro.

Ad entrambi gli Ovo-genitori spettano poi:
una recita di Natale dell’asilo dell’Ovetta,
una “merenda” di Natale del nido dell’Ovetto,
l’ultima lezione del nuoto degli Ovetti.

Senza dimenticare, poi, il gran finale:
Natale a far da pendolo tra Milano e Parma con inframezzo di pranzo pantagruelico per 25 persone circa (+ 5 Ovetti),
Santo Stefano con pranzo casalingo con la presenza di tutti gli Ucas in gran spolvero e al gran completo.

Tutto in due settimane.

Casa Ovetti ore 7.59’59’’
“Mamma! Papà! Cacca!!!” grida il Monno.

Ok.
Si comincia!

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  1. Queste peregrinazioni le conosco bene purtroppo! QUest’anno invece noi si sta a casa!

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