Desso?

Ieri mattina, ore 7.12, bagno di casa Ovetti, l’Ovetta seduta sul vasino, papà Ovo sul vater.
“Ovetta, domani ti va se andiamo al mare?”
“Siiiiii!!!!!”
“Poi magari papà ti accompagna solo e ritorna a casa per andare in ufficio, va bene lo stesso?”
“E io male?” (ohibo! Io però rimango al mare, vero?)
“Si, tu rimani al mare, solo papà torna indietro”
“….si, …. bello” (…. Mmmm…. Fammici pensare…. Si, direi che si può fare, mi piace l’idea)
“va bene, allora andiamo al mare”
“Desso?” (adesso? Eh, che ne dici? Andiamo adesso?)
“No, non oggi, domani”
“Ah, dopo” (Ah, ho capito, non adesso, più tardi)
“Si, dopo”
“Dopo dopo o dopo adesso?” (caro genitore, intendi dopo più tardi o proprio domani?)
“No, non dopo adesso (ma cosa vuol dire poi dopo adesso???), facciamo che te lo dico io quando, ok?”
“…desso?” (…. Magari ora?)
“NO! Fai la cacca!”

Stamattina, ore 7.02, bagno di casa Ovetti; stessi protagonisti e stessa “location”
“Oggi male?” (Ue! Non fare scherzi, guarda che mi ricordo che oggi si va al mare, confermi vero?)
“Si, oggi andiamo al mare MA prima si fa colazione, poi diamo una tetta al Monno, infine papà caricherà la macchina come per una trasferta transoceanica e solo DOPO andremo al mare; capito?”
“Si…. Prima tuto, poi male” (si, va bene, ho capito! Prima si fanno tutte quelle cose li e poi si va al mare)
“Brava Ovetta, hai capito.”
“Adesso male?”
“NO, fai la cacca!”

Oggi alle 12.12 dopo aver attraversato una bufera di neve improvvisamente calata sulla A7 che ha reso il viaggio verso il mare molto più simile ad un viaggio verso il Sestriere, la famiglia Ovetti è arrivata al mare: le reazioni dei componenti della famiglia sono state differenti:

Poldo (l’autograndedelladitta) ha ringraziato il cielo di essere arrivata. Carica all’inverosimile ha trasportato il “minimo ed indispensabile” per la sopravvivenza di due Ovetti. In pratica c’era mezza casa.

Papà Ovo ha fatto giusto in tempo a scendere, sgranchirsi le gambe, scaricare il tir, pardon la macchina, mangiare un risottino ai frutti di mare ed ecco che era di nuovo sulla A7 direzione casa; domani in germania e poi si vedrà.

Mamma Ova è stata vista dirigersi subito verso la chiesetta onde accendere un cero votivo nella speranza di intercedere per il bel tempo; una 5 giorni di reclusione causa pioggia in una località priva di internet, di centri commerciali e soprattutto di asili potrebbe essere un colpo troppo duro

L’Ovetto ha annusato l’aria (gelida e ventosa) con la serietà che lo contraddistingue, ha osservato la maestosità di un mare ruggente e mosso con il suo sguardo serioso, poi ha deciso che 10 secondi di serietà potevano essere sufficienti, si è girato ed ha cominciato a ciucciare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro… tanto per non perdere le abitudini.

L’Ovetta è scesa dalla macchina, è corsa verso l’agognato mare, l’ha salutato con un classico “Ciao male” e poi incurante della bora, della pioggia e di quant’altro ha dato sfogo a ciò che più le interessava veramente: correre.
Correre senza macchine intorno, senza motorini, senza “stai attenta li”, senza “dammi la manina” senza limitazioni; che poi ci fosse anche il mare, beh, questo non era poi così importante.

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