Top gun

Immagina di trovarti alla cloche di un C130: il più grande aereo del mondo, o almeno credo.
Immagina di avere la stiva piena; l’aereo è pesante, stracarico di materiale prezioso.
Immagina di dover atterrare su una portaerei, si lo so che i C130 non atterrano sulle portaerei, ma tu immaginalo: la pista è stetta, il tuo aereo è largo quanto la pista, non hai margini di manovra, per giunta ogni tanto vedi la pista ed ogni tanto no.
Immagina pure di essere nel mezzo di una tempesta terribile, con la grande nave che ondeggia paurosamente ora a desta ora a sinistra, ora un’onda la porta su, ora la porta giù.
Immagina che ci siano lampi tutt’intorno, tantissimi; e se solo uno di questi ti dovesse colpire…
Infine immagina di dover ripetere la manovra almeno 30 volte per missione, 2 missioni al giorno, tutti i giorni.

Hai immaginato? Paura vero? Ti senti sotto pressione?

Bene. Ora rendiamo più credibile il tutto.

Sostituisci il C130 con il cucchiaio della pappa dell’Ovetta, il prezioso carico con la pappa stessa.
Sostituisci quindi la pista d’atterraggio con la boccuccia della piccola; bocuccia che si apre e si chiude con una frequenza che ai più (incluso il sottoscritto) sembra totalmente casuale, imprevedibile, repentina sia nell’apertura che nella chiusura.
Sostituisci la tempesta con la voglia irrefrenabile di ballare che assale la piccola ogni qual volta si sieda sul seggiolone; è questo istinto primordiale verso un balllo tutto suo che la porta ad ondeggiare a destra e a sinistra, sussultando col capoccione avanti ed indietro senza un senso logico.
Sostituisci infine i lampi con le manine della cucciola, manine che spaziano l’aere dinnanzi a se senza soluzione di continuità impedendo di fatto qualsiasi accesso all’aere stesso.

Quindi se hai immaginato, e poi sostituito, per bene la scena che ti si pone innanzi è la seguente.

Il cucchiaino carico di pappa parte dalla scodella, la tua mano è ferma, sicura, decisa.
Arrivato a “distanza braccio” la velocità del cucchiaino decresce, scruti il movimento delle braccine fino a trovare il pertugio giusto, gli occhi sgranati  e zac… improvvisa accelerazione al cucchiaino e successiva frenatona: hai superato le braccine ma ti trovi davanti un corpo che balla ed una bocca che si apre e  chiude a suo piacimento. Gocce di sudore cominciano a scenderti dalla fronte, la bocca si è aperta ma stava tutta a sinistra, ecco, ora ritorna verso di te, sembra che la stia riaprendo ancora e… si! Dentro! Preciso come un chirurgo, scarico della pappa in bocca e rapido dietro-front prima che le manine si impossessino del cucchiaino.

E via così per circa 30-35 volte a pasto. 2 volte al giorno.

Ti senti sotto pressione?

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