M@sterchef Tour: Ovetti edition!

Quest’estate gli Ovetti hanno girovagato in lungo ed in largo per l’Italia centrale anche per porre rimedio ad un paio di “promesse” causa covid mai mantenute vedasi:
a)         un viaggio a Roma… “Ma ti rendi conto papà che sono stato in giro per l’Europa ma non sono mai stato nella capitale Italiana? Eh? Ma che figura ci faccio!”
b)        un giro in Ferrari (nel senso dello stabilimento… non della macchina in sè), regalo promesso l’anno scorso e poi posticipato sine die.
Dovendo però girare per italiche mete gli Ovetti si sono trasformati in tanti piccoli Bruno Barbieri ed hanno dato i voti alle “location” ed alle “esperienze culinarie”; cioè agli alberghi /airbnb ed ai ristoranti / pizzerie.
Ecco allora che la nostra due settimana itinerante ha toccato:

1) Maranello con visita alla Ferrari per la gioia di grandi e piccini con cena a Parma dagli zii B. & M. per serata spassosissima a suon di tortelli di erbetta.
2) Due giorni a Riccione dove papà Ovo ha decantato, osteggiato dalla famiglia intera, le bellezze della pozzanghera di mare al confronto di quello che gli tocca sorbirsi ogni anno e super divertimento con una giornata all’Aquafan con il Monno da trattenere, l’Ovetta da lanciare e Pica… lei andava benone. Da un punto di vista culinario, prima serata a suon di Piada e seconda a suon di frittura di pesce in spiaggia.
3) Due giorni di Firenze tra arte e cultura, fin sulla cima del campanile di Giotto o arroccati in cinque su un marciapiedi per vedere -sul cellulare- la staffetta d’oro alle olimpiadi, urlanti in mezzo alla strada nel centro di Firenze, alla ricerca del tampone per ottenere il green pass per l’Ovetta o all’apice della Maison “ChattoChic” che il Monno e papà Ovo sfoggiano ad ogni vacanza (barba sfatta, maglietta sudata, pantalone macchiato, e scarpa con il buco).
Per la parte culinaria apprezzata Pizza e classicissima bistecca Fiorentina ma soprattutto, su spinta dell’Ovetta, il primo contatto con il “BubbleTea”, che sarebbe poi diventato una salvezza, ma ancora non lo sapevamo.
4) Due giorni in Tuscia tra la cattedrale senza tetto (e senza tempo) di Galgano ed il lago di Bolsena, tra Pitiglian e Bagnoregio con il suo spettacolare ponte d’ingresso; tra la spada nella roccia e gente un po’ così…. buonissima, ospitali fino in fondo… ma un po’ strani, eh?
Per la gara di cucina da segnalare le pappardelle al sugo di cinghiale e gli affettati toscani.
5) Orvieto e le terme dei Papi per una giornata in relax tra acqua, schizzi e idromassaggio a cui si sono aggiunti un poco di cultura ed un pozzo spettacolare mentre per la cena si arriva già a…
6) Roma! Dove finalmente tutti noi mettiamo piede scongiurando così che per il prossimo inverno il Monno ci tartassi con l’inaccettabile fatto che lui non sia mai stato nella capitale.
E qui lasciamo perdere cosa abbiamo visitato sebbene, ahimè, gli ultimi due giorni siano stati funestati da un caldo terrificante che solo un susseguirsi ininterrotto di BubbleTea ha mitigato un pochetto,… ma solo un pochetto però!
In cucina segnaliamo una cacio e pepe, una matriciana, i supplì e una gran seratona finale addirittura in un ristorante stellato dove gli Ovetti, titubanti all’inizio, se la sono spassata della grossa assaggiando cose indicibili ed inspiegabilmente buonissime.
7) Per finire c’è ancora tempo per una capatina a Siena con carrambata da amici che non si vedevano da vent’anni prima di dirottarci al mare visto che la calura non accenna a diminuire e, anzi, da un punto di vista culinario ci fa cancellare la prevista grigliatona finale con altri amici perché a 40°C davvero non si può!

Insomma: abbiamo tenuto i nostri consueti ritmi con circa 15 km di camminata al giorno (e Pica è sempre un mito), abbiamo colmato un “buco” turistico che gli Ovetti ci rimproveravano da un paio di anni, ci siamo sbizzarriti tra momenti seri ed altri… un po’ meno, abbiamo fatto un tour gastronomico di altissimo livello (e tutto Gluten Free… si può fare !!!) ma soprattutto abbiamo passato 12 giorni allegri in famiglia ed è stato proprio bello!

Ora siamo tornati.

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