Ti regalo una mucca?

Dopo un paio di weekend “quasi” tranquilli, questo fine settimana gli Ovetti hanno inanellato una serie di appuntamenti senza soluzione di continuità.

Sabato mattina
Parte male la mattinata con gli Ovetti che decidono di svegliarsi alle ore 7.20. Mamma Ova è già uscita per andare a scuola.
Papà Ovo chiede gentilmente silenzio.
Alle 7.30 gli Ovetti decidono di transumare in cucina onde poter fare più rumore con gli utensili: papà Ovo chiede dal suo letto con voce arrabbiata di abbassare i toni.
Alle 7.45 gli Ovetti decidono che sia giunto il momento di un coro a pieni polmoni: papà Ovo non ci vede più e urla il suo disappunto ottenendo un momentaneo silenzio.
Alle 8.00 gli Ovetti cominciano a bisticciare e papà Ovo cede, scende di sotto e distribuisce ramanzine indistintamente a chi gli si presenta a tiro.
Segue mattinata tesa nei rapporti papà Ovo-figli, con tradizionale appuntamento dal panettiere e piscina-all-morning-long.

Sabato a mezzogiorno
Causa assenza lavorativa di mamma Ova, il resto della famiglia decide di pranzare al ristorante.
L’Ovetta scopre i tacos con la salsa “pico de gallos” e passa il pomeriggio a bere.
Il Monno scopre i superhamburger “…papà: questi sono più grandi di quelli della grande M!”
Pica scopre quanto sono buone le noccioline americane: “Pica! Aspetta! Prima si devono sbucciare! Sputala fuori!!!”
Comunque il pranzo è un trionfo e finisce con un’abbondante macedonia.
“Papà, a me la macedonia non mi piace”. “Va bene Pica,… vuoi della frutta tagliata a pezzettini?” “Si!!!” “Perfetto: allora ci porti due macedonie e una coppa di frutta tagliata a pezzettini, per favore!”… il cameriere abbozza.

Sabato pomeriggio
Festa di compleanno a casa di amichetto… “maschio”.
Il Monno non crede a tanta fortuna e si getta nella mischia virilmente.
Pica, disgustata da tanto sfoggio di testosterone, agguanta una bambola e si mette a fare la mammina in un angolo della cameretta.
L’Ovetta, solitamente circondata da amichette femmine, accusa il colpo ma rientra in gioco appena qualche altra componente del gentil sesso arriva a darle man forte.
Della festa sono da segnalare:
1) Il bimbo G. che appena entrato in casa interroga il vetusto padre del festeggiato (nonché padrone di casa): “Ma quante televisioni ci sono in questa casa? Tre? Bene. Perché sai io alle 18.30 devo vedere la seconda puntata di un film. Mi raccomando eh? Mi chiami tu o me lo devo ricordare io? Eh? Comunque io qui di TV ne vedo una sola! Mi raccomando eh!” (il padrone di casa soccombe sotto i colpi dell’Ovetto senza proferir parola).
2) Che bella la torta! E che belli i cioccolatini tutti colorati sulla torta! “certo che puoi mangiarne uno Ovetta E.” “Si, anche tu puoi mangiarne uno Ovetto C.” “Ma sì, tranquilla, puoi magiare un cioccolatino anche tu Ovetta A.” “NO!!! TU NO!!! Sputa!!! Quello non è un cioccolatino! Quella è la candelina!!!”

Sabato sera
Rientro, abbraccio a mamma Ova, racconto della giornata durante il frugale pasto e poi a nanna.

Domenica mattina
A colazione: “Bimbi.. io avrei una bella idea per il regalo allo zio A., ma sono in ritardo e non faccio a tempo a comprarlo; magari tengo l’idea per la prossima volta. Ora però bisogna trovare cosa regalargli. Suggerimenti?”
L’Ovetta: “Un biglietto aereo da Londra a Milano così ci torna a trovare più spesso?”… bell’idea… ma forse possiamo fare meglio.
Il  Monno: “I biscotti che gli piaccion tanto… che a Londra si mangia male”… bell’idea, anche questa.
Pica: “Una mucca!” … ???
“Non esageriamo Pica. Però facciamo così, adesso il Monno e l’Ovetta fanno i compiti (anche perché è l’unico momento in cui possono farli), mentre io e te andiamo a cercare il regalo per lo zio A: magari un biglietto aereo o magari i biscotti… per la mucca forse è meglio un’altra volta.”

Domenica pomeriggio
Comincia il catechismo per l’Ovetta. Per l’occasione tutta la famiglia è invitata in oratorio dove la cucciola viene presa in consegna dalle “addette” e sparisce per 90 minuti (si scoprirà poi a giocare, far merenda  egiocare di nuovo) mentre il resto della famiglia viene coattata dal pistolotto enciclopedico del Don.
No, a dire il vero non sarebbe stato nemmeno così male ma Pica proprio non ce l’ha fatta e ha piazzato un pisolo sontuoso mentre il Monno, partito bene, ha poi ceduto alla distanza finendo svaccato sulle sedie in preda, lui sì, ad una noia mortale.

Domenica sera
Gran serata per i compleanni di nonna Patriottica, nonno Motore e dello zio A., gran festa, grande eccitazione degli ovetti, grandi scartamenti di regali e no,… nessuna mucca!

Domani, per fortuna, si torna “solo” al lavoro. Evviva!

This Post Has 2 Comments

  1. oddio che ridere, la frutta tagliata a pezzetti è geniale
    mi ricorda quella volta che mio marito “lavò” una zuppa perché si vedevano minuscoli pezzetti di prezzemolo e il Nin allora tereenne non ne voleva sapere di mangiarla!
    Questi uomini geniali 😀

  2. Un vive la settimana lavorativa sognando il weekend e, quando arriva, non vede l’ora di tornare al lavoro.
    Com’è sta cosa?!?!?!

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