Quasimezzana

Una sera in settimana a casa Ovetti…

“Ciao bimbi, come è andata oggi a scuola?”
“Io focco aranzo, zocato con amici”
“Io tutto bene, però ho un problema.”
“Ah si? Che problema?”
“Bene anche io. Però oggi gli ovetti M. e C. hanno fatto i monelli e allora la maestra B. ha messo le telecamere.”
“???? Scusa?”
“Ho zocato con amizi grandi e mi sono divertita e poi …ahh…ahh… che ridere!”
“Vedi io vorrei amare le ovette L. o A.”
“No no, dicevo all’Ovetta. Che telecamere? … aspetta Monno: chi è che vuoi amare tu?”
“Sì, vedi, siccome M. e C. facevano sempre i monelli ma non dicevano mai chi era stato e disturbavano sempre, allora la maestra ha messo una telecamera.”
“… e poi ho zocato anche con i bimbi mezzani e…ah…ah… che ridere !!!”
“Già; io vorrei amare L. o A., sono due bimbe mezzane del mio fiocco.”
“Ok, forse devi scegliere, non puoi volerne amare una e l’altra. Ovetta, ma sei sicura che la maestra ha messo una telecamera????”
“…e ma il problema è che tutte e due vogliono amare l’ovetto A. e non me, e allora non so come fare a scegliere.”
“Sì! Certo! La maestra ha messo una telecamera per scoprire chi fa sempre il monello ma non ci ha detto dove l’ha messa, così poi va a guardare il filmato e li scopre: allora M. e C. hanno cominciato a comportarsi bene perché hanno paura che poi la maestra guardi la telecamera e scopra chi è stato a fare il monello. Capito come è furba la maestra?”
“Ahh! Ho capito! Ma l’ovetto A. ha deciso chi delle due bimbe deve amare?”
“…e poi siamo andati in bagno con le maestre, ho tirato giù le mutandine e la pipì è uscita ed è finita sul pavimento pecchè non ero al vatel e allora ho chiamato maestra e ho detto : Guarda qui cosa succede!!!” (leggasi: nel momento del bisogno, una mia compagna di asilo si è inopinatamente frapposta tra la sottoscritta ed il water; io, da signorina gentile ed educata quale sono, l’ho fatta passare mettendomi diligentemente in coda con le mutandine abbassate onde non perdere ulteriore tempo, sfortunatamente ho sentito il rumore della pipì altrui e la mia pipì non ha resistito ed ha deciso di uscire lì, seduta stante: ovviamente tale accadimento non può essermi imputato, l’ha detto anche la maestra, eh!).
“Però noi abbiamo capito che la maestra ha messo la telecamera al posto di un interruttore della luce.”
“Ma, credo che A. abbia deciso di non amare nessuno.”
“Beh Ovetta.. comunque adesso fate i bravi lo stesso anche se sapete dove la maestra ha (scaltramente) nascosto la telecamera.”
“Pica… ma dopo questo macello sei tornata a giocare, magari con le bimbe piccole (cioè quelle della tua età)?”
“Certo, ma noi eravamo brave anche prima; M. e C. invece adesso fanno macelli lontano dall’interruttore della luce così la maestra non li può vedere.”
“Eh no,… io non zoco con bimbi piccoli eppecchè io non sono piccola, io sono “quasimezzana”.”
“Adesso devo cercare qualcun altro da amare.”

Ricapitolando:
1) Le maestre dell’Ovetta cercano di marginare l’esuberanza degli Ovetti più scalmanati millantando astutissimi trucchi tecnologici degni di 007… con dubbi risultati (ma gli Ovo genitori plaudono alla fantasia dimostrata).
2) Pica, dopo esattamente due mesi di asilo ha deciso di autopromuoversi; sebbene sia, di gran lunga, la più piccola dell’intera classe ha deciso di non sentirsi riconosciuta nel termine “piccola”… certo forse “mezzana” è eccessivo…. “quasimezzana” invece pare essere perfetto!
3) Il Monno…. Beh… lui ha problemi seri, d’altra parte quando hai in classe con te un dongiovanni come l’Ovetto A., la vita amorosa, anche a 5 anni può essere davvero difficile.

This Post Has 2 Comments

  1. Che vita grama. Speriamo migliori!

  2. Me la immagino proprio una chiacchierata del genere: effetto stereofonia assicurato!
    La regola si ‘parla uno alla volta’ questa sconosciuta…..

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