Primo quadrimestre

Ampiamente attesa, un po’ temuta, anche perfino con estrema curiosità, settimana scorsa è arrivata la prima pagella.
Ciò è stato motivo di grande sforzo educativo da parte di tutti gli Ovetti.

L’Ovetta
“Bene, bene. Vediamo un po’ questa pagella. Sarai stata brava?”
“…sì…” (titubante)
L’intera famiglia si schiera sul divano; mamma Ova declama:
“Italiano….. 7”
“7 è un voto buono o cattivo?” Chiede giustamente il Monno interessato alle regole dell’ingaggio prima di sparare su sua sorella o elevarla a summa scienza dell’umanità tutta.
“7 è un buon voto, se il voto è più basso invece è un voto meno buono. (poi non sto a dirti che le maestre ci ha spiegato che saranno tutti solo 6 o 7 per motivi educativi che tralascerei in questa sede…)”
“Inglese… 7”
…L’Ovetta pare rasserenarsi…
“Matematica… 7”
…L’Ovetta pare prenderci gusto…
“Comportamento… 7”
… L’Ovetta gongola…
“Beh Ovetta, mi sembra sia una buona pagella. Vediamo anche i commenti.”
…L’Ovetta si rilassa…
“Fammi leggere,… fammi leggere,… beh! Sì, direi che sei stata proprio brava, ecco, solo qui dice che devi leggere un po’ di più perché ogni tanto tentenni un pochetto”


UEEEEEE !!!!!
“Ma no… aspetta… può capitare…. E poi hai preso tutti 7! … non puoi piangere quando hai tutti voti belli, capito?… Devi solo leggere un po’ di più!….”
UEEEEEE !!!!!
Per la cronaca, abbiamo capito (tardi) che l’Ovetta puntava alla perfezione assoluta.

 

Il Monno
“Mamma, così non va bene.”
“???”
“Sai oggi alla scuola materna noi mezzani abbiamo fatto solo 1 attività mentre i grandi ne hanno fatte 2 e anche i piccoli ne hanno fatte 2”
“Dai Monno, sarà stato un giorno particolare, vedrai che domani farai più cose.”
“… ??? (Orsù madre. E’ così che prendi le mie difese laddove le mie maestre chiaramente non mi stanno istruendo a sufficienza permettendo ai bimbi grandi di fare più cose del sottoscritto e perfino ai bimbi piccoli di tentare di colmare l’enorme gap che li separa dalla mia cultura?). Vado da Papà.”

“Papà, sai che oggi abbiamo fatto poco, mentre i bimbi grandi e anche i piccoli hanno fatto tante attività?”
“E tu no?”
“NO!”
“Inaccettabile! Domani glielo diciamo alle maestre. OK?”
Per la cronaca l’indomani il cucciolo ha deciso di soprassedere e dare una seconda possibilità alle maestre affinché prendano come obiettivo primario (ma anche secondario ed unico) la crescita della sua cultura personale (a discapito eventualmente sia dei bimbi piccoli, che essendo piccoli non meritano, sia dei bimbi grandi che, mannaggia a loro, per ora ne sanno di più… ma solo per ora).

Pica
“Voio futta.”
“Di bene…. FRUTTA.”
“futta…. Voio futta.”
“E cosa vuoi di FRUTTA?”
“Voio cucco.”
“Di bene… SUCCO.”
“Cucco… voio cucco.”
“Sì, ma come si dice?”
“peppiacere.”
“(sì, non intendevo questo ma …)… va bene.”


“Voio ancoa futta.”
“FRUTTA.”
“Voio ancoa futta.”
“E cosa vorresti?”
“Balala.”
“Di bene BANANA.”
“Balala.”


“Banana.”

“Ripeti?????”

“Banana – BANANA – BANANA !!!!”
Per la cronaca, l’intera famiglia ha passato la serata urlandosi BANANA uno all’altro.

Chi in un modo, chi in un altro, i cuccioli fanno progressi.

This Post Has One Comment

  1. La mia ha finalmente smesso di dire “mì” al posto del “no”…è ovvio! Se sì è sì, mì è no…ora dice “no” in maniera decisa e continua 🙁

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