Speaker per caso

Sabato mattina… 
Mamma Ova è andata a far lezione come ogni sabato mattina.
Anche papà Ovo è andato a far spesa e commissioni come tutti i sabato mattina… ma un po’ più velocemente visto che alle 13 era atteso “al campo”.

Sabato pomeriggio…
Papà ovo e il Monno alle 13,15 erano perfettamente in orario sul campo dell’Atletica di Ovo-city per l’inizio di una due giorni dedicata ai campionati provinciali organizzati appunto dall’atletica di Ovo-city.
Sfortunatamente, quando erano stati assegnati i compiti, il vecchio genitore era distratto (strano!) per cui gli è toccato il compito dello…. “speaker”.
Ora più o meno Papà Ovo sta allo “speaker” come il ghiacciolo sta alla polenta e quindi per le successive 5 lunghissime ore i campionati provinciali di categoria hanno avuto come sottofondo un elenco infinito di nomi e numeri citati dal suddetto che, altrimenti, non avrebbe saputo cosa dire.
In compenso, praticamente tutti quelli che anche lontanamente conoscevano il suddetto sono passati anche solo per irriderlo amichevolmente (tra questi ovviamente anche mamma Ova, Pica e l’Ovetta ma anche i nostri coinquilini Ucraini Mamma T e Ovetto A.)
Il Monno invece ha aiutato un po’ qui e un po’ la, si è fatto redarguire da un giudice (“No Monno… non puoi stare tra il giudice e la gara.. altrimenti lui vede te!”…. “mah… se lo dici tu…”) ed entrambi sono rientrati in serata sfatti.

Domenica mattina…
…quando alle 7,30 la sveglia è suonata papà Ovo si è rivestito esattamente come il pomeriggio precedente ed è uscito con Pica e il Monno per il ritrovo alle ore 8,15. 
Lì la divisione dei compiti: Monno, tu vai con il tuo allenatore perché la tua gara non è qui (sarebbe stato troppo semplice), Pica, tu cerca il tuo allenatore e… stagli vicino; papà Ovo invece si è messo a grigliare salamelle e friggere patatine… il che alle 8,30 da un certo senso di fastidio…
Mamma Ova invece si è alzata con più calma (beata lei) e poi si è subito preparata in quanto invitata ad una cresima a Milano nel giorno in cui per altro si corre la stramilano (beh… beata lei mica tanto) e siccome le serviva una spalla e l’unica figlia rimasta era l’Ovetta, si è trascinata pure la primogenita nel caldo afoso cittadino.

Domenica pomeriggio…
Papà Ovo (e la sua fragranza di salamella), Il Monno e Pica (entrambi cotti sotto il sole) si sono concessi il lusso di una breve e refrigerante doccia prima di tornare di nuovo ad aiutare; di mamma Ova e Ovetta nessun segno sempre disperse in quel di Milano…
Gli amici ucraini decidono per una biciclettata nel paese accanto all’Ovo-city ma non avvezzi alle temperature italiane tornano tre ore dopo rossi in faccia e affaticati assai. La serata si conclude al campo dell’atletica, per una coca cola e chiacchiere e risate e… quel senso, sì, di fatica per il week-end intenso ma anche e soprattutto di stupore per poter tornare a vivere in tante attività in mezzo alla gente dopo due anni. 

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