The Big Pasqua

A metà mattinata papà Ovo ha sistemato il tavolo sotto il bersò in giardino… e si è accorto che era estremamente piccolo.
Cioè, non piccolo piccolo, però… non grande abbastanza ecco.
Allora si è fatto aiutare a portare fuori anche il tavolo della cucina e allora, soddisfatto, ha cominciato a mettere coltelli, forchette, bicchieri, piatti e tovaglioli praticamente per una squadra di calcio e non lo dico tanto per dire; la pasqua della famiglia Ovetti prevedeva:

In porta papà Ovo,
in difesa da sinistra a destra l’Ovetta, il Monno e Pica,
sulla mediana di centrocampo mamma T. e l’Ovetto A.,
ad illuminare il centrocampo mamma Ova,
sulle fasce a correre i nonni Etto e Motore,
in attacco nonna Patriottica e nonna Clava;
allena zio A.,
mentre solo ad un certo punto si sono aggiunti anche gli arbitri ed i guardialinee M. e E. (storici vicini di casa di quando papà Ovo era ragazzino).

Prima del match vero e proprio, pardon volevasi dire prima del pranzo conviviale, i 4 ovetti si sono sfidati nell’annuale caccia agli ovetti di cioccolato in giardino; nella versione 2022 vi erano 84 Ovetti da cercare (no… dico… 84!!!)
Quest’anno, onde evitare il classico pianto di chi perdeva, papà Ovo ha indetto varie sfide: a chi trovava più ovetti verdi, a chi trovava più ovetti rossi, a chi trovava più ovetti neri e a chi trovava più ovetti multicolor; essendo 4 premi per 4 bimbi… incredibilmente (?!?) ognuno è risultato vincitore in una categoria e il pianto finale è stato evitato (geniale papà Ovo… geniale!)

Poi allo scoccare delle 12,30 gli ospiti sono arrivati alla spicciolata e nelle successive 6 ore vi è stato un alternarsi senza soluzione di continuità tra cibarie varie (per metter su peso e potenza), giochi ammazzaciccia (roba forte come calcio, badminton e volley) e chiacchere e pettegolezzi vari.

Tra i punti da segnalare:

Pica che gioca segnando i punti in inglese nella sua gonnellina argentata dopo aver rotto il suo megauovodicioccolatobuonissimo
L’Ovetta che evita accuratamente quasi tutti gli eventi sportivi ma si butta a capofitto sul capretto con dignità e classe ma comunque facendo ampiamente il bis
Il Monno che mangia tutto il mangiabile e gioca a tutto il giocabile senza fermarsi un secondo… come da suo solito

Papà Ovo che viene organizza match e set, incrociando le formazioni più improbabili e garantendo risate per tutti
Lo strano equilibrio di Italianomistoinglese che girava per il tavolo a cui anche gli Ucas non si sono sottratti

Mamma Ova che da tre giorni studia di nascosto come si dice “Buona Pasqua” in ucraino
Lo zio A. che stoicamente continua a sfidare i nipoti facendo sempre più fatica ma questo è, ahimè, il suo ruolo

Ma forse quest’anno un valore in più alla Pasqua è stato la condivisione della nostra festa con i nostri ospiti amici ucraini. Dalla messa, al pranzo, ai giochi e aver cercato di regalare loro un angolino di serenità sia pure nella confusione allegra di una famiglia allargata. 

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