Afona

“Papà ho la tosse.”
“No.”
“Papà sai dov’è la mamma?”
“Sì. Cosa hai bisogno?”
“Papà domani posso andare al Mac dopo scuola per festeggiare il compleanno della mia amica S.”
“Oh oh! Credo che si arrabbierà perché ho perso la felpa.”
“Certo che puoi andare ma se è un compleanno magari ci vorrebbe un regalino, ci hai pensato?
E tu Monno: un’altra felpa? Sì, credo che mamma si arrabbierà visto che è la seconda che perdi.”
“Papà posso andare a dire alla mamma che ho la tosse e voglio lo sciroppo?”
“Certo che puoi. Comunque non hai la tosse ma puoi prendere lo sciroppo.”
“No… effettivamente non ci ho pensato.”
“Sì papà, la mamma si è arrabbiata.”
“Ovetta, cerca di accedere ad un livello superiore: non basta dire che non hai pensato al regalino…. Devi pensarci ORA; e tu Monno, era ovvio che …”
“ASPETTA! Forse mi è venuto in mente dov’è la felpa.”
“La mamma mi ha detto che ho la tosse, visto papà?”
“La mamma non può averti detto che hai la tosse perché ha un mal di gola talmente forte che non riesce a parlare.”
“Eccola!”
“Papà me l’ha detto davvero! Ha bisbigliato ma me l’ha detto.”
“Ovetta, di grazia poi facci sapere quando vuoi andare a comprare il regalino.”
“La mamma si è arrabbiata ancora di più.”
“Monno: tu hai fatto vedere quello straccio senza forme e hai detto alla mamma che era la tua felpa? Era meglio se la perdevi. Scusa ma dove l’hai tenuta fino ad ora?”
“Possiamo andare ora a prendere qualcosa per S.?”
“L’avevo nella sacca di ginnastica che era dentro la cartella… da lunedì.”
“Posso avere il gelato? Sai ho la tosse.”


“No… no!…. e no.”

Papà Ovo invoca la proverbiale “calma classe e rassegnazione”:
“Non possiamo andare ora perché sto cercando una macchina sostitutiva dopo che la nostra ha avuto un piccolo contrattempo ad un cerchione, è stata portata via dal carro attrezzi, la mamma è dovuta venire a recuperarmi mentre tra l’altro stava già riprendendo te Ovetta in giro per la Brianza. E quindi… no Ovetta, ora non è possibile portarti a prendere il regalino per la tua amica per il compleanno che sarà domani ma tu non ti sei minimamente posta il problema fino a due minuti fa.”
“E Monno! No! Non puoi perdere una felpa a settimana e lasciare la sua sostituta insieme alle scarpe sporche della ginnastica in un sacchetto di plastica per vari giorni e pensare poi che questa resusciti di sua sponte stirata e con un lieve sentore di violette di campo.”
“Quindi… Pica, tu potresti avere effettivamente anche un lievissimo accenno di fastidio in gola, ma si badi ho detto lievissimo perché di più non lo accetterei, che peraltro di porta a tossire in maniera anche vistosa… ma francamente non abbiamo tempo di constatare il tuo status di “tosse” che quindi è sicuramente in via di remissione spontanea!”
E, per fortuna degli Ovetti, Mamma Ova è afona.   

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