Quello strano cigolio

Sabato mattina… all’uscita dal nuoto
“Papà”
“Dimmi Monno.”
“La mamma si è dimenticata di mettermi la canottiera pulita.”
“Ah! Beh, pazienza, si sarà dimenticata. Sei senza canottiera?”
“No, mi sono messo quella vecchia.”
“Bravo Monno. (la tua abilità di capire il problema e trovare una soluzione che possa essere, magari non eccelsa, ma sicuramente adatta all’occasione denotano una capacità di “problem solving” molto accentuata e non banale per la tua età).


“Toh! Pensa che anche io mi sono dimenticata di mettere la canottiera al mio Ovetto A.” dice la mamma dell’Ovetto A.
Due minuti dopo l’Ovetto A. fa capolino dallo spogliatoio di punto vestito: scarpe, calze, pantaloni e maglietta sotto la quale si scorge… una canottiera.
???
“Emmm… tesoro… cucciolo di mamma…. Hai per caso addosso la canottiera?”, chiede la mamma di A.
“Certo mamma.”
“E di grazia come è possibile visto che io non te l’ho data?”


“Monno? Sei sicuro che la mamma non te l’avesse data la canottiera???? (e vorrei rivedere il mio giudizio sulla tua capacità di “problem solving”)”

Sabato pomeriggio
Durante le vacanze Pica ha allenato quel vecchio bacucco di suo papà. L’allenamento consisteva nel correre (fin qui va bene), senza fermarsi mai (e anche qui il vecchio ce la può fare soprattutto per distanze Pichesche) e senza smettere di chiacchierare un secondo! (e questo invece va oltre la maschile capacità di papà).
Dall’allenamento Pica ne è uscita convinta di aver insegnato a suo padre come correre una maratona senza mai fermarsi… ciò, malgrado papà Ovo attualmente alterni una decina di secondi di camminata ad ogni km di corsa.
Ora Papà Ovo sabato sta rientrando dal suo allenamento pro-maratona quando incrocia Mamma Ova e Pica in uscita con destinazione festicciola di una compagno di classe e mamma Ova è evidentemente dotata di aureola.
“Ciao Papà! Com’è andata?”
“Bene.. pant pant… bene, cucciola.”
“E ti sei fermato o hai sempre corso?”
“Ehmm…. (gasp! Non ero pronto alla domanda cruciale… direi di temporeggiare…), mi sono fermato ma POCHE VOLTE (bravo Papà Ovo! Risposta sui generis che Pica potrebbe anche accettare)”


“E quante volte ti sei fermato?” (la piccola assume uno sguardo accigliato ed indagatore quasi a dire: “cocco…, ti tengo d’occhio”)
“Ehmmm… (…dire 15 fa brutto…. dire zero non è credibile…) solo 4 Pica!”
La cucciola ci pensa… “Va bene papà, (potevi fare meglio ma in fondo IO ti ho allenato una sola volta quindi ritengo il tuo risultato accettabile), ora vado alla festa (adesso però ti saluto che il mio autista personale mi sta trasbordando in località amena)”
Ora, lo so! Lo so! lo so che non si deve mentire… 

Domenica mattina
Appena il gelo si fa pungente, ecco che a gennaio partono le famigerate 6 domeniche del crosspertutti che, per chi ancora non lo sapesse, si tratta di un raduno di Ovetti (circa duemila a volta) dediti alla corsa campestre, tutti e duemila accompagnati da genitori vari.
Il gruppo (3-4000 persone), infreddolito fino allo spasimo,  vaga per campi brianzoli dalle 9 del mattino fino a dopo le 13 quando un nugolo impressionante di ghiaccioli semi ambulanti deambula lentamente ognuno verso casa sua.
Ad oggi, dopo la prima prova, possiamo considerarci soddisfatti. Temperatura sopra lo zero, poca palta nel prato, nessun bimbo disperso, Monno splendido quarto (su 113), Pica eccellente nona (su 26) senza alcuna lacrima e anzi sorrisi vari, Mamma Ova gelata… ma nemmeno troppo, papà Ovo di sostegno all’organizzazione come al solito e soprattutto Ovetta stoicamente supporter-tollerante per tutte le quattro ore: e la prima è andata!

Domenica sera… con tutti gli Ovetti già a nanna e un vago, vaghissimo senso di tranquillità in casa…
“Papà!!”
“Dimmi Ovetta? Che c’è? Non riesci a dormire?”
“No, non è quello.”
“Dimmi,… c’è qualche problema?”
“Il mio sistema nervoso cigola.”


Ok, domani si va in ufficio.

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