Due piedini leggeri leggeri

Sabato mattina…

Casa Ovetti è immersa nel silenzio…
Tutti sono ancora a nanna…
Mamma e papà Ovo sono in quello stato fluido in cui sarebbero svegli se non continuassero a dirsi inconsciamente di non esserlo…
Quand’ecco… che il rumore di due piedini squarciano in silenzio.
Sono due piedini che si muovono cauti, sicuramente scalzi, verrebbe da dire che siano dell’Ovetta… forse del Monno… (mannaggia a loro quante volte si deve dire loro che si devono mettere le calze prima di andare in giro????).

I due piedini ora tentennano… poi prendono sicuri la scala che porta di sotto, ovviamente senza accendere la luce in modo da esser quasi certi di cadere con conseguente richiesta di aiuto urlante (speriamo che non sia l’Ovetta altrimenti le lacrime potrebbero sommergerci tutti).

Ecco… i due piedini sono arrivati al piano terra sani e salvi… ora si fermano… avanzano… poi si rifermano… c’è qualche cosa che non torna… i due piedini hanno perso la sicurezza che li contraddistingueva: ora sono immobili (il che non è male… sentite bene che silenzio… mamma e papà potrebbero davvero riaddorm…)

Ma i due piedini si ridestano e corrono forsennatamente su per le scale e a ritroso ripercorrono la strada appena fatta; sfidano nuovamente i gradini senza calze ma questa volta non girano verso la cameretta, nossignore! Ora puntano dritti alla camera di mamma e papà e…

“Mamma, Papà!”

(i due vecchi bacucchi malgrado loro si vedono costretti ad aprire un occhio e collegare due sinapsi… tanto per non esagerare)
“Dicci… Pica (!) (Pica???? Tu cosa ci fai sveglia, orgoglio di mamma e papà, tu che dormi.. sì, almeno tu che la mattina dormi come giusto che sia, cosa diavolo ci fai sveglia???)”
“Non è arrivato!”
”Non capisco Pica,…. Chi non è arrivato? (però effettivamente hai la faccina davvero preoccupata, deve essere qualcuno di veramente importante,… forse non dovevo essere ancora a letto)”
La cucciola ci guarda a metà strada tra l’essere preoccupata (per il ritardo di Mr.X) e l’essere disperata (per l’evidente inaffidabilità di entrambi i genitori).
“Ma Babbo Natale, no? Cioè non Babbo Babbo…quello vero. Babbo quello piccolino! Vi ricordate quello che arriva l’uno di dicembre e si mette sopra il mobile in soggiorno e tutte le sere papà ci urla “oh-oh-oh-oh” e apriamo uno dei cassettini e ci troviamo i cioccolatini (che detto per inciso mi piacciono molto)? Eh? Avete capito? Ecco… NON C’É !!!”

Pochi secondo dopo, purtroppo, tutti e due gli occhi dei vetusti erano aperti e così pure le poche sinapsi ancora in funzione viaggiavano a piena velocità visto che:

  • La cucciola andava tranquillizzata: “Pica vedrai che prima di stasera Babbo Natale non quello vero ma quello piccino arriverà!”
  • Andava trovato tramite operazione di “ricerca dispersi” il calendario dell’avvento in legno a foggia di Babbo Natale comprensivo di 24 cassettini; detto manufatto era stato osservato circa 11 mesi fa in località sconosciuta in quel del garage: si da per scontato che non si sia mosso di molto nel frattempo.
  • Andavano comprato il solito sacchettino di M&M marroni.. che forse nel supermercato vicino a casa…. Ma chi se lo ricorda!
  • Ma soprattutto… più di ogni banale urgenza Pichesca… gli Ovo genitori hanno realizzato che Dicembre è arrivato e con esso il classico, temuto, indistruttibile, implacabile, a tratti – bisogna ammetterlo – devastante, conto alla rovescia al Natale!Cara Mamma Ova,
    come sempre in questo periodo ti auguro ogni bene possibile e immaginabile.
    Io sono quella scheggia impazzita che ogni tanto incrocia la sua orbita con un’altra scheggia impazzita che dovresti esser tu (ma certezza non ve n’è).
    Forse ci vedremo in qualche pomeriggio tra amici vari, forse in qualche negozio a comprar regali, forse mentre prepariamo l’albero o il presepe, forse mentre si corre per lavoro (perché quello non va in vacanza mannaggia!), forse in qualche cena che ti riempie facendoti diventare obeso prima ancora del 25, forse invece nella giornata Santa quando di mattina scartiamo pacchetti in 3 posti diversi, facciamo un pranzo da 15 portate e alla sera dobbiamo obbligatoriamente aprire almeno qualche gioco, forse infine il 26 quando rifacciamo tutto d’accapo. Però coraggio: il 26 sera in fondo… è vicino!

PS: siccome dovevamo cominciare alla grande e siccome il freddo è finalmente arrivato… sono ricominciate anche le gare di atletica; così… nel caso avessimo avuto due minuti liberi.

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