Mi è caduto il book !

Questa sera, quasi ora di cena.

“Ciao Monno ti è piaciuta ieri la festa?
“Si, ho contato 24 persone e anche 10 bimbi. Solo 2 monelli. Tu quante persone grandi monelle hai contato?”
“Papà, mi passi la pencil?”
“Emm… Monno, aspetta… non ho contato le persone monelle; erano tutti amici. Non credi?
“Tieni Pica, eccoti la matita.”
“Papà, ho fatto la lista!”
“Che lista, Ovetta?”
“Poi ho pensato un’altra cosa papà. E’ vero che il nostro vicino di casa è in ritardo e non è ancora venuto ad abitare qua vicino a noi però anche noi abbiamo fatto ritardo”
“Come “che lista?”, papà! Facciamo anche quest’anno l’invito alle mie amiche e una cena di Natale solo per noi, vero?”
“Monno, aspetta,… mi stai confondendo. Dunque, no, non ci siamo trasferiti in ritardo e tu, Ovetta… si, hai ragione, se vuoi possiamo invitare anche quest’anno qualche tua amichetta (e si badi che ho detto “qualche”) così che possiate fare una pizza tra amiche. Hai già pensato chi vorresti invitare?”
“Certo che abbiamo fatto ritardo! E posso farla anche io una pizza con i miei amici… maschi?”
”Emmm…. Sì, d’accordo… ok… ce la facciamo pure a farla per te. Ma davvero, mi sembra di aver sempre detto che saremmo entrati nel tardo settembre; se non erro entro la fine dell’estate.”
“Posso farla anche io la festa?!?”
“Veramente papà le avrei già invitate!”
“(Azz… non ci avevo pensato)… emmm… Pica, aspetta,… la pizza con le amiche si può fare solo se vai alle elementari (anche perché mi inviteresti a casa bimbe tra i 2 e i 5 anni e andrei un attimo in difficoltà)”
“Come le hai già invitate !?!?! Ma Ovetta, non ne avevamo nemmeno parlato!”
“Allora alla festa dell’atletica tu mi avevi detto che ci saremmo trasferiti il 23 di settembre!”
“Ah… allora niente pizzata, l’anno prossimo per me. Però quando fa bello posso invitarle TUTTE in giardino?”
“Calma… calma… calma…. Monno: la festa dell’atletica del cross si tiene in marzo. Ora, davvero, abbi pietà di me, io non ricordo assolutamente cosa ti abbia detto una sera del marzo scorso e comunque se ti ho detto che ci saremmo trasferiti il 23 settembre mi sembra che si sia mantenuti i tempi. No?
“E tu Pica… sì…. certo… magari questa estate, dopo aver trasformato l’attuale campo di macerie del cantiere in un bellissimo giardino tu potresti invitare le tue amichette a giocare (magari non proprio tutte tutte tutte… eh?)”
“Ho già invitato l’Ovetta G., che l’anno scorso non c’era, l’Ovetta A., che si era divertita tantissimo, l’Ovetta C. anche se urla moltissimo e l’Ovetta G. che già mi ha detto che non vede l’ora di fare ancora la discoteca in cameretta…. Perché ci organizzi ancora la disco vero?”
“Appunto! Avevi detto che ci saremmo trasferiti sabato 23 settembre e invece ci siamo trasferiti domenica 24 settembre. Quindi eravamo in ritardo.”

TUMPF !
“Papà!… mi è caduto il book!”

Traduzione del Post:
Il Monno si è lamentato perché suo padre, organizzando un trasloco di un’intera famiglia di 5 persone, ha azzardato con 6 mesi di anticipo una data che si è poi rivelata sbagliata di “ben” 24 ore.
Il genitore ha fatto ricorso a tutto il suo amore possibile nei confronti del cucciolo per non inveirgli contro.

L’Ovetta ha già invitato alcune amiche per quella che sta diventando la tradizionale pizzata  di Natale con le sue compagne di classe; l’anno scorso la prima edizione era stata caratterizzata da urla, ridolini e una sessione di discomusic che, a quanto pare, è già diventata leggendaria.

Pica progetta una festa con un nugulo di bimbi under 6 per la tarda primavera ed estate, ma nel frattempo studia inglese.

Insomma: una settimana tranquilla… oh yeah.

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