Prima o poi…poteva capitare

Venerdì, primo pomeriggio, casa Ovetti
Papà Ovo oggi lavora da casa.
In mattinata si è rimesso in pari con le mail in arretrato, poi ha sbrigato le telefonate in giro per l’Italia, infine ha partecipato ad una riunione internazionale (attraverso il computer sempre stando comodo sulla sedia del suo salotto).
Per pausa, si è concesso una piadina per pranzo nel centro commerciale lì vicino e quattro passi per vedere le ultime novità librarie.
Poi, nel primo pomeriggio, ha organizzato la settimana prossima, ha aggiornato i suoi capi svizzero-spagnoli ed ha cominciato a pregustarsi il fine settimana in arrivo.
Insomma, una giornata tranquilla… fin troppo tranquilla… fino al patatrac.

Papà Ovo potrebbe organizzare la tesi difensiva secondo due filoni.

Opzione uno.
“Non è colpa mia!
La porta di casa non si è aperta e non sono riuscito ad uscire.
Ho bucato tutte e quattro le ruote della macchina.
Ho preso la bici ma sono stato assalito da una mini-gang che me l’ha rubata.
Ho cominciato a correre ma sono stato colto da attacco allergico.
Ho telefonato per chiedere aiuto ma sono caduto in un rarissimo cono senza campo cellulare nel bel mezzo della brianza.
Ho avuto le allucinazioni causa piadina avariata, contemporaneamente sono stato rapito dagli ufo mentre un’invasione di cavallette mi colpiva ripetutamente.
… quindi non ce l’ho fatta… ma chiaramente non è colpa mia!”
Opzione due
Mi sono dimenticato.

Il patatrac.
Venerdì, tardo pomeriggio, casa Ovetti
DRIIIIIN DRIIIIIN
“Pronto?”
“Parlo con papà Ovo?”
“Sì”
“Il papà di Monno e Pica?”
“Sììì???? (Ohibò! Cosa hanno combinato?… mmmmm… però a pensarci…. Improbabile che entrambe abbiano combinato qualche cosa; forse stanno male?…mmmm… però a pensarci….Improbabile che entrambe stiano male).
“Ehmmm…. Ecco vede….”
“Sì?????”
“Non è venuto nessuno a prenderli a scuola.”



Due minuti dopo, sfrecciando per le vie del paese a velocità proibite, papà Ovo arrivava a riprendersi gli Ovetti, seduti sulla panchina in attesa di qualche anima pia che li portasse via. Mentre il reo si cospargeva di cenere davanti alle maestre, Pica sgambettava felice e il Monno cominciava il terzo grado per capire cosa fosse successo. Poi, nel giro di cinque minuti, entrambi si dimenticavano dell’accaduto.
A quel punto, papà Ovo riattraversa Ovetti town e giunge con ben 1 minuto d’anticipo davanti alla scuola dell’Ovetta dove aspetta l’uscita della piccola scambiando quattro chiacchere con un amico.
“Non sai…pant pant… cosa è appena successo… pant pant”
“Cioè?”
“Non è andato nessuno a prendere Monno e Pica a scuola… pant pant…”
“Ohgesummaria! Dovevo andarci io????”
(Segno inequivocabile che qualsiasi papà davanti ad un errore di logistica figliare, anche se i figli non sono i suoi, come prima opzione pensa sempre ad un proprio errore… chissà come mai?!?!)

Mamma Ova, in serata, la prendeva meno sportivamente (la tesi difensiva numero uno pare non abbia funzionato) ma soprattutto rimaneva terrorizzata dalle future implicazioni Uchesche: “Ma sai adesso quante volte al giorno i nonni si alterneranno a chiedermi chi deve andare a prendere gli Ovetti???? !!! Eh?!?!?”
Papà Ovo ha dovuto darle ragione.

Tesi difensiva ufficiale (ovvero: la miglior difesa è l’attacco)
Il record di imbattibilità è caduto!
Papà Ovo, chiamato in causa spesso per portare a scuola gli Ovetti ma molto meno interpellato per andarli a riprendere (e ora si capisce anche il perché), ha infine toppato.
Dal primo giorno di asilo nido dell’Ovetta sono passati ben 6 anni senza alcun problema; prima o poi sarebbe dovuto succedere.
Nonni (o Ucas che dir si voglia) ! Nessun problema ! Se teniamo questo ritmo il prossimo errore sarà nel 2022: tranquilli!

1604ilmiopapa

This Post Has 3 Comments

  1. La verità….è che stai diventando vecchio

  2. Attento nel 2022 Pica frequenterà ancora le elementari e tu avrai 6 anni in più !!!

  3. Se non succede di dimenticarli a scuola si possono tranquillamente scordarseli in palestra, o al catechismo, o in pisicna, o a casa di un amichetto, o a una festa di compleanno…..uff!!!
    Hai voglia!!!
    Comunque la colpa – di solito – è delle mamme che si sono dimenticate di ricordare ai papà di andare a recuperarli!!!
    La piglieranno sta patente, prima o poi!!!

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