Tutto in 6 giorni

Pica:
Martedì, nel bel mezzo della notte, ha chiamato aiuto per una breve pipì; papà Ovo accorso per l’occorrenza si è ustionato le mani prendendola in braccio.
Malgrado fosse rinciuchito dal sonno, ha realizzato che la piccola era stata ri-colpita dalla febbre; le ha quindi spalancato la bocca, infilato la tachipirina, le ha richiuso la bocca e l’ha rimessa a nanna.
Poi ha aggiornato mamma Ova: “Pica ha la febbre”… “Oh!”… “Tranquilla, ho cominciato le cure”… “Ah!”… “Buona notte”…”Eh!”
Mercoledì ha ampiamente superato i 39°C, ha passato la giornata in stato semicomatoso sul divano e… basta.
Giovedì ha rifiutato il cibo e ha deciso che passava la giornata guardando Peppa Pig sul tablet rigorosamente in inglese (con mamma) e assolutamente in italiano (con gli Ucas) misurandosi la febbre.
Venerdì ha riaperto finalmente gli occhietti dando segno di miglioramenti
Sabato ha ricominciato a giocare coi fratelli
Domenica era pronta per un pomeriggio in compagnia di amichetti.

Monno:
Martedì ha accettato di non vedere la partita Juve – Bayern solo dietro promessa che la stessa sarebbe stata registrata per una successiva visione in data da destinarsi.
Mercoledì è andato in crisi stante la mamma della sua maestra E. andata in cielo.
Il concetto di “Anima che si stacca dal corpo” è un filo difficile anche (e forse proprio per) la sua mente altamente razionale.
Di fatto dopo una cena silenziosa, è scoppiato un pianto infinito, senza remore di sorta perché, come giustamente detto, “non ho capito niente ma questa cosa di esser morti non mi piace per niente”… vai a dargli torto…
Giovedì si è dato all’atletica con maggior vigore del solito e ci ha resi edotti del fatto che venerdì prossimo ci sarà la premiazione globale per tutti i millemillanta atleti delle gare.
“Ci andiamo vero?”
“Ma Monno, lo sai che non premieranno te?”
“Sì, lo so, però magari premiano la squadra; ci andiamo vero?”
“Ma Monno, non ci rimarrai male se qualcun altro avrà magliette omaggio e medaglie e tu no? E poi lo sai che è venerdì sera (cioè quando papà Ovo finge di essere Messi e si getta nella mischia della partita di calcetto settimanale)?”
“Si, lo so, non ci rimarrò male; ci andiamo, vero?”….
“Si, … ci andremo”. (papà Ovo è capitolato)
Venerdì la maestra E. ha fatto visita al fiocco Rosso per la felicità del Monno che è tornato a casa, pugnetti alzati al cielo informandoci che la stessa amata maestra farà ritorno fisso martedì prossimo e al Monno brillavano gli occhi di gioia.
Sabato festa di compleanno di una compagna che riceve il regalo sbaciucchiando il Monno (che da parte sua si allontana con uno sguardo abbastanza disgustato… ma almeno non pulendosi le guance come fatto da altri maschietti)
Domenica è riuscito finalmente a convincere papà a vedere la partita registrata: è rimasto male sul gol dell’0-1; si è disperato al momento dello 0-2, si è ripreso sul 1-2 e ha cominciato un tifo indemoniato sul 2-2.
Poi ha spiegato che “Cuadrado corre tantissimo e gioca benissimo…. Forse perché da bambino ha fatto atletica!” (vuoi vedere che anche io domani…)

L’Ovetta
Martedì ha resocontato la giornata di scuola spiegando come i maschietti abbiano fatto i monelli, abbiano buttato in aria i giochi (giochi?… ma non siete la per imparare?), abbiano risposto male alla maestra (in seconda elementare????), si siano azzuffati e alla fine abbiano ricevuto una (temibilissima) nota.
“E voi femminucce?”…. “Noi femminucce abbiamo giocato bene, ci siamo comportate bene, abbiamo chiacchierato con la maestra e alla fine ci ha detto che siamo brave” (forse, ma solo forse, il resoconto è velatamente poco obiettivo).
Mercoledì è stata in fibrillazione per tutto il giorno stante il colloquio dei genitori con le maestre; poi al rientro di mamma e papà ovo è andata loro incontro saltellando per tutta casa non sapendo più come sfogare l’eccitazione fin lì repressa.
Il colloquio è andato ovviamene bene e nessuno aveva dubbi.
L’Ovetta si è tranquillizzata come meglio sa fare: un bel pianto liberatorio! (papà Ovo ha un interiore terrore dovuto al fatto che se la cucciola si mette a piangere quando le maestre parlano bene di lei… cosa diavolo combinerà quando non lo faranno?)
Giovedì è rientrata dal corso di ginnastica con la solenne notizia del “Primo saggio di Ginnastica” che si terrà nel pomeriggio tra due martedì : papà Ovo sprofonda nel panico stante un viaggio di lavoro già organizzato… il problema è al momento irrisolto.
Venerdì grande gita! In pullman (di linea) e metropolitana fino al quartiere di Porta Nuova. Chapeau alle maestre che in due tengono unita un’intera classe in giro per Milano; non ne perdono nessuno e li fanno tornare tutti strafelici spendendo… praticamente nulla.
Per la cronaca, la cosa più bella vista in gita è stato “il grattacielo a forma di punto di domanda” (???), ma anche il bosco verticale e il giro in metropolitana sono piaciuti parecchio.
Sabato ha accompagnato suo fratello alla festa e si è trovata la più grande del gruppo… ma ha fatto buon viso, ha adocchiato il tavolo con le cibarie e affondato la bocca ripetutamente tra le patatine, le caramelle gommose, i pop-corn, i mashmellows e tutte le altre porcherie più porcheriose “perché alle feste si può; ricordalo papà.”
Domenica infine giornata dedicata ai compiti prima del pomeriggio con gli amichetti.

Insomma… questa settimana tutto tranquillo… per loro; gli Ovo genitori invece arrancavano.

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