Cantiamoci su

“Papà?”
“Dimmi Ovetta.”
“Ma sei triste?”
“No piccola, scusami. E’ solo che ho mal di gola e non riesco tanto a parlare. E ci sono un mucchio di cose da fare. E comincia un periodo di impegni pazzeschi. E sarà tutto una corsa. E sicuramente dimentico qualche cosa. E devo fare su e giù per l’Italia. E spero di non dimenticarmi niente ma tanto lo so che è impossibile e ….”
“Ah, va bene, allora non c’è problema.”
“???”

“Papà?”
“Dimmi Monno”
“Stavi dormendo?
“Un pochino.”
“Sai chi ha vinto la coppa di legno?”
“??? Veramente ti ho detto che stavo riposando un pochino… e ho un forte mal di gola e sono anche un po’ abbattuto.”
“Sì, ho capito. Ma tu sai chi ha vinto la coppa di legno?”
“??? No, non saprei.”
“La pasta al pesto. Prima è sempre l’arancia, poi la mela gialla, terzi i bastoncini di pesce rosa e quarta è la pasta al pesto che vince la coppa di legno.”
“Ah! Ho capito, però si dice la “medaglia di legno”,… non la coppa.”
“Ah! Ho capito, adesso papà puoi tornare ad avere il mal di gola e esser abbattuto dormendo.”.
“???”

E alla fine ci siamo arrivati.
Domani è il primo di dicembre.
Mica un “primo” qualunque, nossignore; è il primo di dicembre.

Nei prossimi 26 giorni l’agenda di papà Ovo recita i seguenti capitoli.
Viaggi a Firenze, Siena, Arezzo, Roma, Frosinone, Napoli, Salerno, Potenza, Trento, Bolzano, Bressanone (sarebbe gradito che non nevicasse) , Vicenza, Padova, Treviso, Rimini, San Marino, Perugia e Pescara.
Il tutto con attraversamento multiplo degli appennini ed un numero imprecisato di km.

Non che a mamma Ova vada poi meglio, visto che passa le serate in mansarda a correggere compiti da settimane.

Nei weekend da qui a Natale, ovviamente di tutto riposo, sono previste 2 festicciole con un numero elevatissimo di bimbi, 3 ritrovi prenatalizi (di cui uno già si accavalla con la prova del corso di nuoto) e un megaparty bimbesco con inizio alle 21.00 (!!!!!).
Sparsi qua e là, ci sono anche due recite di Natale (del Monno e di Pica) mentre al momento l’Ovetta sta cercando di superare il trauma che lei, quest’anno, non farà nessuna recita come da regolamento (stupido) della scuola.
Non teniamo in considerazione l’acquisto dei regali, la costruzione del presepe, l’addobbo dell’albero (che peraltro non è stato ancora comprato) e della casa e i disegni sui vetri delle finestre.
Attualmente il primo giorno libero da impegni sarebbe il 21 dicembre ma non credo rimarrà tale a lungo.
Poi, dicono ma adesso non si sa se è vero, dovrebbe finalmente arrivare Natale.

Forse, come Pica insegna (si veda il video qua sotto), l’unica è prenderla a piccoli passi e cantarci sopra; anzi a piccoli saltelli, con un bacio finale!

This Post Has 2 Comments

  1. Hai ragione speriamo arrivi presto il Natale!

  2. Che bella Pica!!!
    Come dicevo a me stessa stamattina: anche questo Natale passerà e sopravviveremo… ;)))

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