Atletico San Lorenzo de Almagro

Ieri mattina, a colazione
“Bimbi, questo pomeriggio andiamo a trovare Don P., sapete, Don P. è una persona importante perché ha sposato mamma e papà, ed ha pure battezzato voi due; adesso lo andiamo a trovare così ci facciamo dire quando possiamo battezzare anche Pica.”
“Meno male, eRa oRa, eh!”
“Vero, ma Ovetta, perché ti interessa tanto?”
“E peRché la nonna mi dice sempRe che deve pRepaRaRe un sacco di cose ma io le dico che non sappiamo ancoRa quando la facciamo, questa festa.”
“La nonna ti dice che deve fare un sacco di cose?
“Sì”
“Tipo?”
“Il vestito, e poi il posto della festa, e poi i confetti e poi i bigliettini e poi tante altRe cose”
“Ah!… (gasp) e la nonna ti …(stressa)… dice tutte queste cose… ma che nonna?”
“La nonna Clava,… ma poi sai papà…. la nonna Clava paRla con la nonna PatRiottica, ci paRla sempRe sempRe e alla fine sa tutto anche lei.”
Mi cade la mascella, lascio il caffelatte, mi attacco al limoncello.

Ieri pomeriggio.
L’intera famiglia Ovetti si è recata in visita da Don P.
Mamma e papà erano molto contenti di vedere dopo tanto tempo Don P.
Don P., oltre ad essere contento, era probabilmente anche abbastanza divertito dal fatto che, nell’ordine:
1) Il Monno sia entrato in sagrestia, abbia educatamente salutato il padrone di casa, si sia impossessato di una sedia, vi sia balzato sopra, ed abbia cominciato a narrare la propria vita, quella delle sue sorelle e dei parenti tutti, per niente intimidito, a quel signore che vedeva praticamente per la prima volta.
Poi, alla fine si è congedato con un “Adezzo sendo che vado a zocare (ohibò, or ora sono un poco stufo di narrarti la mia vita, quindi scendo e vado a giocare nel tuo studio.”
2) L’Ovetta sia entrata in sagrestia, ha passato una decina di minuti intimidita a scrutare il padrone di casa ed infine abbia deciso che correre in tondo per tutta la stanza era un’attività che le si confaceva meglio. Salvo infine chiedere a Don P. se il giorno del Battesimo si sarebbe presentato vestito tutto di bianco. Don P. ha confermato, la piccola era contenta.
3) Pica sia entrata in sagrestia ed abbia tenuto un sorriso splendido e sdentato per tutta la mezz’ora in cui ci siamo fermati…. fatto salvo giusto una decina di secondi in cui ha deciso di rigurgitare il lattino sul pavimento della suddetta sagrestia.
Mezz’ora dopo la famiglia Ovetti usciva con la data del Battesimo, il Monno chiaccherava, l’Ovetta trovava il modo di farsi regalare un  peluche (anche in sagrestia!?!), Pica sorrideva.

Stamani, a colazione
“Ma papà?”
“Dimmi Ovetta”
“Ma se il mio vestito eRa veRde acqua e quello del Monno Blu, di che coloRe facciamo il vestito a Pica?”
Segue accanita discussione tra Ovetto e Ovetta, alla fine della quale dopo mediazione articolatissima, il vestito del Battesimo di Pica dovrebbe essere a strisce di colore Rosso e Blu con numero 1 (perché Pica non ha ancora 1 anno) e 3 (perché è la terza) ben in evidenza.
In pratica, dopo attenta ricerca in internet si tratta della divisa ufficiale dell’Atletico San Lorenzo de Almagro, società calcistica di Buenos Aires (titolare di 13 campionati vinti,… ueh… mica paglia!) ed in particolar modo del suo difensore Fernando Meza che appunto gioca con il numero 13.
Improbabile per un Battesimo.

Questo pomeriggio
Decido che è arrivato il momento; probabilmente il mondo non è pronto ma tant’è, mi sento molto il generale Massimo Valente Meridio nel gladiatore (sento pure la musica di Hans Zimmer dentro di me) quando chiamo a raccolta le mie truppe.
“Ovetti, venite qui.”
I cuccioli arrivano.
“Al mio segnale… scatenate l’inferno!”
Quindi prendo il telefono, compongo il numero dei primi nonni e passo il telefono all’Ovetta; “Ecco, questo è il segnale.”
L’Ovetta aspetta che nonna risponda e poi le dà la notizia.
“Nonna, domenica 14 apRile facciamo il matRimonio dell…”
“Battesimo… facciamo il battesimo Ovetta” mi sento d’intervenire.
“Ah, si, ho sbagliato. Nonna, domenica 14 apRile facciamo il Battesimo di Pica”
Dall’altra parte si sentono segni di giubilo e quant’altro.
Bene, Monno, ora tocca a te; riprendo il telefono, compongo il numero degli altri nonni e glielo passo… “Monno, questo è il segnale, scatena l’inferno!”
“Nonno, quattoddizi apile fazzamo battesimo Pica, ricoddati! (Nonno, o vetusto ed anziano essere vivente, addì 14 aprile si terrà in loco a me imprecisato il Battesimo di mia sorella Pica, dunque, rammentati!”
Dall’altra parte un  timido.. “Ehm.. non ho capito, ripeti”

E’ fatta! Gli Ucas sono stati avvisati.
Nei prossimi 70 giorni (circa) l’organizzazione dell’evento,… pardon dell’EventoconlaEmaiuscola è ufficialmete passata nelle loro mani.
La Brianza è avvisata.

Questa sera, già a nanna
“Papà”
“Dimmi Ovetta”
“Ma la nonna se lo RicoRda che deve faRe il vestito peR la festa di Pica o glielo devo RicoRdaRe?”
“Tranquilla tesoro, se lo ricorda,… oh se se lo ricorda…”

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