Come una flittella (come una frittella)

Come largamente anticipato un paio di settimane fa (si veda qui), l’intera settimana degli Ovetti genitori è stata organizzata in funzione della tanto sospirata scampagnata sulla neve prevista per questo weekend con prolungamento fin verso lunedì o martedì prossimo.
Per poter attuare il tutto, papà Ovo ha condensato alcune visite di lavoro ed è rimasto assente da lunedì a giovedì scorso compresi; al suo ritorno ha trovato: gli Ovetti in perfetta salute e mamma Ova un po’ preoccupata per il numero elevatissimo di compiti da correggere nel fine settimana montagnino.
Venerdì mattina, papà Ovo si è quindi recato in ufficio con un senso quasi palpabile di potere effettivamente effettuare la vacanza; la temuta invasione di cavallette non si era materializzata.
Poi sono successi i seguenti fatti.

1)        La maestra Fra dell’asilo del Monno ha telefonato a mamma Ova per metterla al corrente che l’Ovetto aveva vomitato per la prima volta in vita sua… “pregasi gentilmente di venirsi a riprendere l’infetto seduta stante; probabilmente il fatto che parecchi altri bimbi abbiano sintomi analoghi da un paio di giorni può aver influenzato”…. MA VA?!?
2)        Mamma Ova ha messo al corrente papà Ovo del fatto; il maschio dominante di casa Ovetti ha quindi reagito in maniera impeccabile: prima si è messo a piangere, poi ha chiamato il capo disdicendo le ferie e prenotando le stesse per una data che non dirà mai a nessuno fino a cinque minuti prima della partenza, infine è entrato in un bar e si è fatto un’intera bottiglia di rum… o almeno l’avrebbe voluto fare.
3)        Il Monno, capito come si fa a vomitare, ha deciso di concedere il bis sulla tuta di mamma Ova ed il bis del bis in cucina; poi non contento ha deciso di completare la marchiatura del suo territorio con altri semiliquidi, di cui è meglio non specificare la natura, sparsi per l’intera cameretta. Il che ha portato l’Ovetto in uno stato di estrema prostrazione: “Ohibo! Non capisco come sia potuto succedere… io che non porto il pannolone da svariati mesi… davvero non so capacitarmi… quasi quasi piango per il resto della serata…)

Le cavallette sono quindi arrivate in forma di gastroenterite.

Tanto per non concedere a nessuno ventate di inadeguato ottimismo la giornata di sabato è stata caratterizzata dalla sfida mamma / Ovetto.
L’Ovetto decideva dove vomitare e cosa colpire (i propri vestiti al completo, gli indumenti di papà, i mobili ed il pavimento del bagno, ecc…ecc…); mamma Ova cercava di sfornare una sequenza infinita di lavatrici per stare al passo delle performaces del cucciolo.
Alla sesta lavatrice, i due contendenti si sono dati appuntamento al giorno dopo in una situazione di parità: tanto vomito, tanto lavo.
Domenica, il piccolo è entrato in seria sofferenza da liquidi ed alla fine, impotenti davanti ad un pargolo che per 24 ore invoca “aqqua aqqua aqqua aqqua…” salvo buttare fuori tutto subito dopo, parte della nottata è stata passata in pronto soccorso.
Domani, si replica dalla pedi-nazi.

E l’Ovetta?
Beh l’Ovetta, si è comportata da signorina, poi, in un momento imprecisato di questo lungo fine settimana seduta sul water tra il Monno e papà Ovo ha sentenziato: “Papà, mio flatello è ploplio cotto. Cotto come una flittella!” (oh vetusto genitore, codesto giovane mio fratello è proprio malato; anzi direi che è proprio cotto come una frittella!).

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