Stanno tutti bello

Venerdì pomeriggio
DRIINN, DRIINN
“Chi è?”
“Sono la vicina di casa del piano di sotto, ehmm.. dato che noi avremmo pensato di farci un weekend in Sardegna,, …non è che potreste dare un’occhiata a Virus?” (leggasi: “…tanto voi …con due Ovetti … dove volete andare?)
“A chi?”
Spunta un boccione d’acqua con un pesce bello vispo.
“Tranquilli, non dovete fare nulla, nemmeno cambiare l’acqua, solo un po’ di pappa una volta al giorno e lunedì sera lo riprendiamo.”
Il pesce Virus, subito ribattezzato “Perfavorenonmorireneiprossimi3giorni” è stato piazzato sul tavolo in salotto e, nei successivi 3 giorni, è stato bellamente ignorato dagli Ovetti junior, sfamato dall’Ovetto padre e controllato a vista dall’Ovetto madre.

Sabato mattina
L’Ovetta si massaggia la pancia con fare indolenzito.
“Che cosa c’è, piccola? Non stai bene?”
“No, Eia sta bello, pelò Eia ha un bimbo nella pansa” (Tranquillo, sto bene, ma non so se sai che sono in stato interessante)
“Hai un bimbo nella pancia? E come si chiama?”
“Aldo, no! Pietro” (“si chiama Aldo,… no! Scusa, mi sono confusa, si chiama Pietro”
Sabato mattina, prima del caffelatte ho scoperto che mia figlia, duenne, è incinta di un bel bimbo che si chiamerà Pietro… la notizia ha posto fine alla colazione.

Domenica mattina
L’Ovetto fa il suo debutto in società: vestito il suo più bel costume arancio shocking che lascia ben vedere il patellone contenitivo azzurro acceso e i cosciotti sottostanti, si tuffa in piscina.
Nei successivi 30 minuti mamma Ova l’ha fatto nuotare a pancia in su, a pancia in giù, gli ha bagnato il capoccione, l’ha tuffato sott’acqua per poi riprenderlo e gli ha bagnato il crapone facendogli la doccia.
Lui, da vero duro, si è fatto fare tutto, ha ciucciato qualsiasi cosa gli si parasse davanti e anche nei momenti di maggiore difficoltà ha semplicemente sgranato per un attimo gli occhioni per poi subito ricomporsi quasi a dire “Ohibò! Che situazione imbarazzante, … vabbè…. Se non ti dispiace torno a ciucciare un po’ qua”

Insomma… si potrebbe dire un weekend di tutto riposo, senonché…

Domenica pomeriggio
Il pesce “Virus perfavorenonmorireneiprossimi3giorni” dovrebbe essere ancora nella sua boccia; il condizionale è d’obbligo dato che il colore dell’acqua non permette più un controllo a vista (ma noi non ci sogniamo nemmeno di contraddire le direttive ricevute…. Siamo caporali, mica uomini!)
Mamma Ova ha emesso un grido di angoscia allorquando ha visto spuntare nella bocca del piccolo Monno il primo dentino; è un piccolo segnino bianco per il cucciolo; sarà una lama affilatissima per sua madre stasera quando dovrà allattarlo.
Il Monno, dato lo spuntare del dente, ha pensato bene di farsi venire anche la febbre, stasera ha 38°… saranno i denti, han pensato per trovare una scusa gli Ovo genitori,  intanto ha di nuovo la febbre.
L’Ovetta, probabilmente per non sentirsi esclusa, ha optato per una blanda congiuntivite, giusto per far parlare di se.

Domenica sera
Papà Ovo dà il lattozzo all’Ovetta perché si addormenti tranquilla.
“Accipicchia Ovetta,  ma qui tutti i bimbi si sono ammalati! Tu hai male agli occhietti, e l’Ovetto ha un po’ la febbre. Domani guarite tutti vero?”
L’Ovetta si toglie il biberon di bocca, mi guarda, e mi tranquillizza: “No tutti malati papà, Pietro sta bello!”

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