Una giungla in casa

“Ma secondo te lo possiamo fare?”
“Mah, finché non si lamenta…”
“Però non è bello”
“Beh, bello no, diciamo che è pratico”
“Da un senso di claustrofobia, vero?”
“In effetti… spazio non ce’n’è tanto”
“Ad esser sinceri non ci sarebbe nemmeno l’abitabilità”
“Non credo che gli interessi l’abitabilità, forse lo angoscia di più la colonna lavatrice + asciugatrice che gli svetta davanti”
“E poi è umido, anzi umidissimo”
“Certo, è qui per questo, ricordi?”
“Si, ma al mattino sembra di entrare in una giungla”
“Esattamente quello che ci hanno detto di fare”
“Mah,…. Sarà, ma se domani da grande deciderà di chiamare il telefono azzurro un po’ di ragione ce l’avrà”
“Vabbè adesso esci”
“Non riesco mi sono incastrata, qui dentro in due non ci si sta”

Poco prima di Natale, l’Ovetto è stato colpito da bronchite dirompente.
Contemporaneamente ha smesso di essere il bimbo-modello, colui che non si svegliava mai, il sogno di ogni coppia di genitori ed ha cominciato a svegliarsi di notte urlando.
La Pedi-nazi, capo in forza supremo per ciò che riguarda la salute degli Ovetti, ha ordinato di immergere il cucciolo in un ambiente “umido, anzi umidissimo, in pratica dovete creargli una giungla intorno”
Da allora papà Ovo gira per casa cercando la location più salmastra e gira per negozi cercando la “Ferrari” degli umidificatori.

Terminata la doppia ricerca, una decina di giorni fa,  il lettino del Monno è stato trasferito in lavanderia dove in uno spazio di 2 metri per 2,5 trova spazio la suddetta colonna lavatrice + asciugatrice, un lavandino, uno stendipanni perennemente pieno di panni bagnati, una serie di scaffalature infinite disposte su tre lati ed in mezzo il lettino, appunto.
A peggiorare il senso claustrofobico si aggiunga un tetto spiovente… molto spiovente, e la “Ferrari” degli umidificatori che butta vapore tutta la notte.

Al mattino, appena aperta la porta, si è colpiti da una vampata di aria calda ed umida, poi appena tagliate le canne di bambù e le liane cresciute nottetempo si intravede un bimbo un po’ lessato che placido e beato è tornato a dormire le sue belle 11 ore filate che si sveglia e sorride beato e… bagnato.

A preventiva memoria difensiva nel caso in cui un domani il piccolo decidesse di denunciare per maltrattamento i genitori, si informa che al piccolo dormire nella giungla della lavanderia piace moltissimo.

PS: oggi era il giorno dell’Ovetto battesimo, ma una giornata del genere non permette di avere forze residue per la scrittura di alcun post.
La descrizione dell’evento è quindi rimandato a settimana prossima… sempre che se ne esca vivi.

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