Pit stop

“Eia cacca” (Ohibo! Mi sovviene ora di dovermi recare in bagno)
“Va bene, andiamo”
“No, Papà qui! Papà petta! Eia solo” (Tranquillo vetusto genitore, non ti scomodare, continua pure nelle tue facezie, aspettami pure seduto sul tuo giaciglio, l’Ovetta ci va da sola)
“Sei sicura?”
“Petta qui, petta qui” (Non insistere o padre, ti ho già detto e ti ripeto che puoi aspettarmi qua, ci penso io)

Dopo questo conciliabolo la piccola si abbassa i pantaloni, si abbassa le mutande e parte, chiappe all’aria, verso il bagno (questo perché ovviamente il fatto di trovarsi in cucina, in salotto o in ascensore non pregiudica in alcun modo la prassi da seguire).

In questa settimana infatti l’Ovetta ha deciso che è capace di andare in bagno da sola. Ciò ovviamente ha reso felice gli Ovetti genitori, orgogliosi di vedere la propria cucciola emanciparsi lungo l’ardua via del wc, ciononostante il tutto ha anche portato ad alcuni piccoli effetti collaterali su cui dovremo concentrarci nelle prossime settimane ed in particolare:

1)       Tanto più vicini si è al bagno al momento della fatidica frase “Eia cacca”… tante più possibilità si ha che la stessa finisca non solo nel bagno ma anche DENTRO il vasino (grazie al punto 2 di questo elenco comunque vi è stato finora un solo “sversamento di pipì”).

2)      Dato che la fiducia nella cucciola è totale… ma non esageriamo, ecco allora che gli stessi genitori stanno trovando improbabili scuse per “seguire senza destar sospetti” l’Ovetta fin quasi in bagno. Ecco allora gli stessi giustificarsi dinnanzi alla piccola con frasi del tipo “ok, vai da sola ma io intanto vado a lavarmi le mani/a chiuder la finestra/a farmi un bidè/a controllare se perde la doccia….” : temiamo che l’Ovetta tra un po’ non ci caschi più.

3)      Per essere onesti la piccola per sedersi si siede, ma non sempre “centra” il vasino, qualsiasi cosa li intorno è, ad oggi, seriamente in pericolo.

4)      E’ comprensibile che il nuovo “gioco” abbia incrementato i viaggi verso il bagno, meno comprensibile come invece sia aumentato a dismisura anche il “volume” prodotto (ci siamo capiti, eh?).

5)      Dato che tutto ciò rende la piccola estremamente felice ultimamente i viaggi verso il bagno si sono moltiplicati non solo a casa ma anche all’asilo; la maestra Fra, a tal proposito, è stata categorica: “per cortesia, d’ora in poi i pantaloni devono superare la prova “Pit-Stop”; in pratica devono essere abbassabili in meno di 3 secondi! … ed anche così non garantisco…”

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