Chiacchere e distintivo

Parte I: l’Ovetta
Tarda mattinata, papà Ovo si avvicina alla cucciola per proporle un giretto fuori casa, luogo della conversazione il divano di casa Ovetti

Ovetta, adesso andiamo a fare un giretto
…e poi?
e poi vediamo un sacco di cose belle
…e poi?
e poi torniamo a casa
…e poi?
e poi facciamo la pappa
…e poi?
e poi (che le dico adesso?) giochiamo un pochetto assieme
…e poi?
(diavolo!) e poi andiamo a fare la nanna, cioè no, mi sono dimenticato che adesso sei diventata golla (grande) e la nanna la fa solo l’Ovetto che è pippi (piccolo), volevo dire che poi andiamo a “riposare gli occhi”
…e poi?
(azz.. diventa dura) e poi facciamo la pipì
…e poi?
(mo’ basta eh..) e poi basta
…e poi e poi? (avverbio temporale ancor più temporale dell’avverbio classico “e poi”)
e poi non lo so (in preda a disperazione), credo che poi magari usciremo ancora o faremo un sacco di giochi o qualcuno ci verrà a trovare o… (o non lo so cosa ci riserverà la vita, oggi, domani, tra un anno, chi lo sa, è la vita, bellezza! Beh, forse sto esagerando un poco) Ovetta facciamo il contrario, ricominciamo questa discussione dal principio ma leggermente diversa, sei pronta?
…si..
Ovetta , adesso andiamo a fare un giretto, ti va?
…si…
e poi?
—e poi pù. (si alza, apre la porta ed esce) – fine della conversazione

Parte II: l’Ovetto
Prima serata, papà Ovo ha appena finito di cambiare il pannolino pussone, l’Ovetto è adagiato sul fasciatoio nel suo pigiamino 6-9 mesi (peccato che il pargolo ne abbia 4 scarsi) e mostra le gote cascanti in tutto il loro splendore

Ngheeee… (sorridente con sguardo languido)
o cucciolotto ma cosa vuoi dire a papà? E’ stata una bella giornata?
ngheee…. Ououoiouo…… arrrgggggg…. (con fare sorpreso dall’attenzione paterna e una manina in bocca per ciuccio)
ma davvero? Ti sei divertito?
ooorooroggggggg…. Eggggggggggrrrrr…. Oooorrrgggg (con due manine in bocca e uno sguardo liquido e e corrucciato)
Dai, dimnmelo ancora, cosa vuoi dirmi?
(l’Ovetto ti piazza gli occhi addosso, smette di sorridere, estare le due manine, le dieci dita e i due polsi che stavano in bocca, alza il volume della sua cassa toracica al massimo e mi spiega il concetto) UUUUEEEEEEEEEEEEEEEEE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (HO FAME!!!!!!!!!!!!!!!) – fine della conversazione

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