Un fine settimana difficile

Prologo.
Il martedì precedente l’Ovetta mi “cade malata”.
Il mercoledì precedente papà Ovo, beatamente ottimista, fa i suoi piani per il fine settimana: si va dal Don che non lo andiamo a trovare da tanto, si va in quel negozio dall’altro capo di Milano perché bisogna cominciare a pensare alla nuova casa e si va a fare una bella passeggiata da qualche parte tanto l’Ovetta starà bene
Il giovedi precedente la Pedi nazi sentenzia: “Faringite; aspettate un paio di giorni e poi cominciate con gli antibiotici”

Parte prima: il venerdi.
L’Ovetta non si riprende, of course, cominciamo con gli antibiotici che, a detta del farmacista “di questi ne prenderà a litri” non fa ben sperare. In compenso la cucciola da i primi cenni di nervosismo da clausura.
Mamma Ova cade anche lei sotto la scure “di qui giorni li”.
Papà Ovo abbandona il tetto coniugale per una notte di volontariato.

Parte seconda: il sabato.
L’Ovetta è isterica, il fatto che non stia bene non le sembra un buon motivo per rimanere in casa, avere la febbre ormai da giorni costantemente sopra i 38° non le tange: vuole uscire!!!!! In compenso trangugia le prime dosi di antibiotico con contorno di urla disumane.
Mamma Ova rimane abbattuta sul divano per una buona mezza giornata.
Papà Ovo cerca di riprendersi dalla notte con risultati scarsissmi.

Parte terza: la domenica mattina.
Papà Ovo parte per una mattinata di volontariato (già,…. che culo aver messo turno e servizio sportivo proprio in questo weekend) ma già pregusta la partita dei Pittsburgh in serata
Mamma Ova si rimette in piedi ma ha come un vago presentimento
L’Ovetta comincia ad avere meno febbre ma in compenso denota una strana forma di effetto collaterale all’antibiotico: ogni volta che ne prende un poco, comincia a fare prima la faccia da pesce lesso, poi trascina i piedini, quindi ti guarda con quella faccia a dire “sono troppo stanca” ed infine tracolla ovunque si trovi (sul divano, per terra, sulla tua coscia) e piazza penniche da 70 – 90 minuti (mai successo!!!)

Parte quarta: la domenica pomeriggio e sera
L’Ovetta continua con la sua discesa nella temperatura corporea, continua con le fasi di sonno abbondanti e continua con l’essere isterica, quando sveglia, per andar fuori di casa (non ha tutti i torti…. siamo al sesto giorno di carcere forzato).
Mamma Ova trova conferma al vago presentimento mattutino e scopre di avere la febbre ed il mal di gola.
Papà Ovo spegne il telecomando e si appresta a sostituire la di lui consorte caduta malata anch’essa, nel turno notturno di volontariato della domenica notte a lei assegnato.

Epilogo
Pittsburgh ha perso, ma il fine settimana è finito: va bene così.

P.S.: questo era un post dovuto… dalla settimana sorsa; posticipo quindi alla prossima gli auguri di buon compleanno al capo.

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