Il corso pre-parto #2

(segue)

Alle 19,45, dopo un quarto d’ora di frasi fatte estratte dal libro Cuore, Mary Poppins decide che è ora di entrare nel vivo della lezione; “ecco quindi che avrei avuto la (brillante – ndr) idea di riproporre un video che avevamo già visto durante un nostro precedente incontro. Questa volta la visione sarà dedicata agli ometti che vi hanno accompagnato questa sera. Il titolo del filmato è: L’allattamento al seno”.
Ora io mi dico: ma tra tutte, ed intendo proprio tutte, le cose che posso fare e che mi potranno distinguere tra l’essere un buon padre o un cattivo padre, tra un buon aiuto o un cattivo aiuto per la neo-mamma; tra tutte queste cose: ma secondo te, mia dolce Mary Poppins, che possibilità ho io, maschietto, di allattare al seno non tanto mio figlio, ma qualsiasi creatura del regno terraqueo????
Il video parte e le mamme, abituate all’andazzo dell’intero corso, piazzano gli occhi in direzione del monitor (probabilmente comunque pensano ad altro… in fondo loro il video l’hanno già visto); i papà invece non ce la fanno, dopo il primo attimo di smarrimento ricominciano a gettarsi sguardi di sottecchi. A metà tra il “ma fa sul serio?” e il “io proprio non penso di poterlo allattare” vagano alla ricerca d’uno sguardo che sia sulla loro stessa lunghezza d’onda e, trovatolo, si sentono meno soli.
Io, a tutto ciò, aggiungo il pensiero, fugace per ora, di una pizza tra breve.

Alle 20,10 passiamo a quello che Mary Poppins definisce un momento più “leggero” (averne avuti di pesanti prima…) e quindi decide di dividerci in gruppetti per poter “fare gruppo”, il che ci preoccupa tantissimo.
Giuro che a tutti è apparso sulla fronte: “tesoro guarda che non dobbiamo partorire in una comune… non mi serve fare gruppo, sarebbe meglio il libretto d’istruzioni – 100 cose da sapere quando arriva un bebè –”; nessuno comunque ha aperto bocca ed il gioco è cominciato.
Completa la seguente frase: “la vita col mio bimbo sarà…”
“sicuramente più interessante di questa serata”… ma non posso dirlo.
“l’arrivo di un bimbo in una famiglia è…”
“forse l’unico modo per andarmene da qui”… ma non posso dire neppure questo.
“questa serata mi aiuta a…”
“pensare a che pizza voglio mangiare dopo”…. No, nemmeno questo posso dire; e via così.

Alle 20,30 passiamo al cuore della serata: i massaggi.
Ecco, ora finalmente mi posso rendere utile ed imparare qualche cosa.
“La puerpera prova sollievo se massaggiata alle spalle o alla parte bassa della schiena: provate. Punto”
Così si è espressa Mary Poppins.
Seguono venti minuti di “prove” ed un grande pensiero si leva sopra le teste di ognuno (maschio o femmina indistintamente) “MA VA????!!!!”

Alle 20,50 a coronamento di una serata “così intensa” (così si è espressa) Mary Poppins cala l’ultima sorpresona.
“Ora io me ne vado, ma voi rimanete qui ancora 10 minuti, vi spegnerò le luci e nella penombra sarà più facile ritrovare la serenità di coppia, parlate, esprimete a vicenda quello che questa serata vi ha lasciato” e se ne va.

Guardo la futura mamma-ova e ritrovo la serenità, parlo e mi esprimo: “dove andiamo a mangiare la pizza?”

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