33 anni dopo

Ho pescato una carta gialla!

Incredibile. Ho già 3 carte gialle in mano, ne ho pescata un’altra.
In questo gioco se hai 4 carte gialle hai vinto.
Ora manca solo che torni ancora a me dover giocare e poi ho vinto davvero.

Da questa parte c’è la nonna, lei è sempre attenta alle carte ma ha già pescato la sua, se avesse vinto l’avrebbe già detto.
Davanti a me invece sta papà, ma è distratto, proprio adesso si sta mettendo a guardare la tv, meglio… così non è concentrato.
Poi, mancherà solo mamma, ma io ho 4 carte gialle in mano… devo solo aspettare.

Ecco, ora la nonna ha scartato la sua carta e tocca a papà che pesca e scarta senza neanche guardare: ma perché? Boh, però ora basta solo che anche mamma scarti e io con le mie carte gialle avrò vinto davvero.
Ecco, adesso tocca a mamma, ma dov’è finita mamma? S è alzata ed è andata davanti alla tv, gliel’ha detto papà, si…, d’accordo… ma adesso gioca, così poi tocca a me e alle mie carte gialle e…, ehi…, che succede? Anche nonna si è alzata e guarda la tv, non vale… tornate qua… dai mamma…

Quella sera la partita non riprese più.
In fretta e furia mi misero a letto e si misero tutti a guardare la tv.
Io mi sentivo un po’ derubato, avevo 4 carte gialle in mano e non mi avevano fatto vincere la mia partita, ero un po’ mogio, mi spedirono a letto e mi dissero che ero un bimbo fortunato.

Era la sera di giovedi 6 maggio 1976: la sera del terremoto del friuli.

Domenica sera l’Ovetta è andata a letto felice. Il mattino successivo si è svegliata altrettanto felice. Cominciava un’altra giornata col sorriso sulle labbra.

Prima o poi bisognerà spiegarle che è una bimba fortunata… con o senza carte gialle.

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